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La manifestazione

A Gaeta l’ottava edizione di “Vinicibando”

17 Novembre 2016
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(Helen Guan, Tiziana Briguglio e  Arianna De Rosa)

di Fabiola Pulieri

Mancano meno di ventiquattro ore all'evento enogastronomico dell'agropontino laziale che si svolge ormai da anni a Gaeta, la bellissima città del Golfo, dal 18 al 20 novembre, dove sul Lungomare Caboto si fondono la storia antica romana e la sperimentazione del gusto.

Gaeta da domani ospita infatti l'ottava edizione di Vinicibando salone del vino e del cibo di eccellenza, la tre giorni di cultura enogastronomica ideata da Tiziana Briguglio, con la collaborazione scientifica di Rita Mulas, che quest'anno ha come tema “la dieta mediterranea e il cibo consapevole”. Ieri nella sede romana di Via del Burrò, del Centro Servizi per i Prodotti Tipici e Tradizionali di Agro Camera, Valentina Canali, Direttore Generale Vicario di Agro Camera – Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, ha moderato la presentazione alla stampa di questa manifestazione che prevede oltre trenta eventi sviluppati nell'arco di tre giornate mirate a spiegare le modalità che fanno la differenza nella nascita di un prodotto di qualità.

 
(Tiziana Briguglio)

Nelle parole introduttive di Valentina Canali la gioia e l'orgoglio di avere nel Lazio una manifestazione che va contro corrente, una manifestazione che non si ferma alle degustazioni pure e semplici e non punta alla partecipazione in termini di quantità, ma vuole essere lo spunto per un approfondimento conscio del nostro patrimonio agroalimentare e di una cultura enogastronomica, affrontata anche dal punto di vista salutistico, che è per il nostro paese una vera ricchezza. Ricco è soprattutto il programma che prevede l'avvicendarsi di tanti eventi che iniziano con un convegno al Mercato Ortofrutticolo di Fondi dal titolo “Agricoltura 4.0 e food innovator” che affronta l'argomento attualissimo dell'innovazione tecnologica nel settore agroalimentare e di come si stanno trasformando la coltivazione, la commercializzazione dei prodotti agricoli, la tracciabilità, l'etichettatura e le certificazioni di qualità. Durante questo convegno interverrà anche Remo Rosati, direttore dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana che ha patrocinato l'evento, per un approfondimento sul tema.

Nel programma anche grandi degustazioni dedicate ai 300 anni del Carmignano e del Chianti Classico, tra cui una verticale Villa di Capezzana annate 1931 – 1974. Di grande interesse il seminario previsto per sabato 19 novembre, valido anche per la formazione professionale dei giornalisti iscritti all'Ordine che è “Dieta mediterranea, tutela del made in Italy e sviluppo del settore agroalimentare locale”, per proseguire con il concorso “Giuliano Garofano” per aspiranti sommelier che mette in palio un corso di viticoltura ed enologia biodinamica moderna, offerto dalla testata giornalistica Viticolturabiodinamica.it, che sarà tenuto dall'agronomo biodinamico Leonello Anello. Tantissimi gli appuntamenti per le famiglie, per i bambini e persino per i nonni. Il Villa Irlanda Gran Hotel sarà gremito di artigiani che con le loro prelibatezze faranno conoscere l'abilità di chi da anni lavora sapientemente le materie prime in modo consapevole e rispettoso dell'ambiente e del consumatore. Ospite d'eccezione il Biodistretto del Montalbano in Toscana. Il programma prevede anche lezioni di yoga e di visualfood. A concludere la manifestazione una grande asta di vini il cui ricavato sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dal sisma che ha devastato parte del Lazio e delle Marche.


(Valentina Canali e Tiziana Briguglio)

Tiziana Briguglio ideatrice e sostenitrice del progetto e della manifestazione Vinicibando ha ringraziato tutti i sostenitori e partner “morali” e materiali dicendo che “si lavora tutti insieme in una economia partecipata, con quel che si può, ma con l'intenzione precisa, una volta l'anno, di fare sinergia con i territori e con chi ha voglia di far crescere non solo i propri interessi ma quelli di tutti. Vinicibando per guardare all'insieme accende i riflettori sui particolari, ritrovando in ciascuno interesse ed emozione”.