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La novità

La spesa “alla spina”. Anche a Palermo spopola la nuova tendenza

05 Febbraio 2015
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Sembra essere l’ultima tendenza del momento. Ci si reca in un esercizio commerciale già muniti di contenitori, sacchi e buste di diverse dimensioni e materiali e si va a comprare prodotti “alla spina” ovvero senza confezioni. Anche a Palermo.

Il motivo di questa nuova tendenza è sicuramente duplice. Il primo è che i prodotti alla spina  ci fanno risparmiare poiché privi dei costi di  marchi e confezioni. Secondo un calcolo della Federconsumatori, infatti, una famiglia che fa l’intera spesa alla spina, ottiene un risparmio annuo di circa 800 euro che non è poco. Le percentuali del risparmio sono variabili: alcuni prodotti alla spina costano anche il 50 per cento in meno, mentre di norma il ribasso è del 3 per cento.

L’altro motivo, secondo non per importanza, è che, eliminando quegli imballaggi che pesano la  metà dei rifiuti da smaltire, si contribuisce a ridurre l’inquinamento ed a migliorare l’ambiente oltre ad offrire una buona opportunità ai produttori che, vendendo alla spina, possono farlo in modo diretto, tagliando così i costi della distribuzione. In questo modo il cibo garantisce sé stesso grazie alla sua visibilità.

Pasta, riso, cerali, legumi, biscotti, spezie, thè, caffè, oltre a detersivi per la pulizia di casa e prodotti per la cura della persona, tutti schierati in bella vista a dar mostra di sé. Tutto di ottima qualità  nonostante non vi sia alcuna sponsorizzazione, o forse proprio per questo. La garanzia infatti è offerta  a volte dal marchio “bio” e dall’assenza di confezioni che costringono i prodotti in angusti pacchetti o scatole.

Noi siamo andati a visitare AriEcoidee, negozio “alla spina” che si trova a Palermo al numero 30 di Piazza Sant’Oliva, gestito da Gill e Marco, entrambi palermitani e amici da una vita. Alla base del loro progetto c'è la volontà di aggiungere qualcosa di nuovo ed ecologico, che contribuisse al benessere dei cittadini, sia in termini di disponibilità che di qualità degli ingredienti spesso difficili da trovare. Gill e Marco sono molto diversi: uno per mestiere è traduttore, l'altro si occupa di assicurazioni. Uno è stato emigrante per molti anni, l'altro ha sempre vissuto a Palermo, ma hanno sempre entrambi abbracciato l'idea di aprire un'attività, consci del fatto che il “posto fisso” non è (più) la base dell’economia né una meta a cui aspirare.

“In questo mondo dove lo spreco incide pesantemente nelle nostre vite a dispetto del bisogno di risparmio, volevamo offrire ai palermitani la possibilità di pagare il giusto prezzo per beni di uso comune, e contemporaneamente di ridurre il volume di sprechi e rifiuti – spiega Gill -. Il momento era propizio poiché crediamo che in piena crisi, le cose possono andare decisamente a migliorare. Riteniamo che sia dovere nostro, come di tutti, quello di rilanciare il consumo e soprattutto rilanciarlo con un punto di vista centrato sulla salute e sull'ambiente, fuori dalle tristi speculazioni che hanno causato tanto scompiglio nella salute del pubblico e nell'integrità dell'ambiente e che hanno formato un'immagine sfocata dei prodotti naturali e del loro valore”.
“Per questo motivo – interviene Marco – ci siamo avvalsi dell'esperienza di un'azienda italiana per il lancio del nostro negozio a Palermo. Nei primi mesi di attività abbiamo registrato con gioia uno spiccato interesse nei confronti del “no packaging”, tanto che qualche cliente comincia a portare regolarmente i suoi contenitori per fare la spesa: bottiglie per vino o detersivi, barattoli di vetro per semi, cereali e spezie, sacchi e borse riutilizzabili per la spesa e quant'altro. Inoltre anche la ricerca di ingredienti naturali, spariti a lungo dalle tavole, o altri di cui si è scoperto solo ultimamente l'importanza nutritiva, è spesso motivo della visita dei nostri clienti”.

In questo modo la bottega sta tendendo a riappropriarsi della piazza e dei rapporti umani con i clienti, alla faccia della produzione di massa che disdegna la qualità e il risparmio reale. Proprio in quest’ottica  ogni prima domenica del mese, cosa già fatta lo scorso 1 febbraio e che si ripeterà a partire dall’1 marzo, a piazza Sant’Oliva si svolgeranno varie attività di animazione per bambini ed esposizioni con idee ecosostenibili. Lo scopo è recuperare uno spazio cittadino da vivere a piedi, fornendo ai cittadini uno spunto di attività in famiglia e perché no, di incontro con i propri vicini.  In tale occasione, anche Ari Ecoidee rimarrà aperto la mattina fino alle 13.

Manuela Zanni