Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'intervento

In difesa dei broccoli!

27 Novembre 2017
broccoli broccoli

“Vostro onore, vorrei fare alcune considerazioni preliminari per contestualizzare il caso dinanzi alla presente corte”.

Inizia così un divertente pezzo scritto da George Ball, ex presidente della società degli orticoltori americani e pubblicato qualche giorno fa dal Wall Street Journal con il titolo “In defense of Broccoli” e tradotto dal Il Foglio. Nell'articolo, Ball simula di esere un avvocato difensore del broccolo, “la più vituperata verdura di tutti i tempi”. E spiega perché il broccolo è la verdura che può salvare l'umanità. “Si può mangiare il baccello del pisello, la pannochia del mais, lo stelo dei fagioli o la foglia spinosa del melone? Soltanto il broccolo vi permette di mangiare l'intera pianta: il suo stelo asparagino, le sue foglie verdi e gustose e i suoi fiori delicati, dolci e saporiti. Non ignorate la promozione e la protezione della salute umana offerta dal broccolo. Nessuna pianta possiede più antiossidanti, più combinazioni di stimolanti per enzimi, né più fibre che allietano il metabolismo, del mio cliente. In quanto a vitamine, ne ha a bizzeffe: un piatto di broccoli cotti ha più vitamina C di un'arancia e provvede al dieci per cento del fabbisogno giornaliero di minerali. Si consideri inoltre che contiene acido folico, l'acido pectito e il calcio, gli antiossidanti che prevengono il cancro come il beta carotene, il carotene e il sulforafano. Il broccolo uccide le malattie sul nascere. Non mangiare il broccolo dovrebbe essere un crimine. E perché allora è sotto processo? Per essere troppo salutare? Troppo gustoso? Troppo facile da crescere in tutti e 50 stati? No, il mio cliente è accusato di essere “troppo amaro”. Io offro due argomenti di difesa. Primo: per avere questa apoteosi di gusti impliciti e potenti proprietà salutari dev'essere coltivato fino alla piena maturità. Secondo: dev'essere trasportato velocemente dalle fattorie o dai giardini di casa alla cucina, poi deve essere bollito, stufato, grigliato o fritto. Posso pertanto dichiarare oltre ogni ragionevole dubbio che il mio cliente possiede il più sublime dei gusti vegetali a disposizione del palato umano. Il broccolo è stato capricciosamente diffamato e disprezzato da influenti personalità in tutti i settori sociali, dai presentatori televisivi ai giudici della Corte Suprema. Quasi 30 anni fa, il presidente George W. Bush, dichiarò di non apprezzare il mio cliente. A questo punto, chiedo alla Corte di archiviare questo caso e invito voi tutti, la corte, l'accusa e il popolo a venire a pranzo nel mio giardino. Giustizia sarà fatta e servita: stufata e condita con burro fuso e succo di limone fresco”. 

C.d.G.