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L'intervento

Prosecco, entro il 2030 un miliardo di bottiglie. Bisol: “Ora ampliamo i vigneti”

21 Dicembre 2015
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(Gianluca Bisol)

“Entro i prossimi 15 anni la domanda di Prosecco nel mondo sarà di circa un miliardo di bottiglie e quindi dovremo decidere se e come attivarci per poter soddisfare la richiesta”. Parola di Gianluca Bisol, presidente e ad dell'omonima cantina di Valdobbiadene, tra le più affermate dell'area del Prosecco Superiore Docg.

“Era il lontano 2006, quando ancora il Prosecco era poco affermato sui mercati esteri – racconta Bisol – che dissi che entro il 2020 sarebbe diventato lo spumante più venduto al mondo. Una dichiarazione che all'epoca destò stupore e qualche perplessità presso media e addetti ai lavori. In realtà ero stato sin troppo cauto, dal momento che a questo risultato siamo arrivati con anni di anticipo rispetto alla mia previsione”.
“Attualmente sono circa 28 mila gli ettari destinati alla produzione di Prosecco – aggiunge Bisol – ma se dovessimo decidere di accontentare le richieste del mercato nel prossimo futuro dovremmo raggiungere i 60 mila ettari. Sempre senza abbassare lo standard qualitativo, anzi con una continua crescita dello stesso soprattutto sul territorio più vocato, vale a dire le alte colline di Valdobbiadene. Un modello in tal senso – sottolinea il produttore veneto – è quello costituito dal Bordeaux, con circa 60 mila ettari e una stratificazione nella proposta che riesce a coprire tutte le esigenze delle diverse tipologie di consumatore”.

Intanto emergono dati interessanti dalla ricerca di Prosecco Lab, il nuovo osservatorio che indaga le tendenze del Prosecco, voluto dal Consorzio di tutela e affidato ad Swg Spa con l’obiettivo di analizzare la relazione tra il consumatore contemporaneo e il Prosecco.
Dalla ricerca emerge che il Prosecco è conosciuto dal 91% degli italiani maggiorenni (oltre 45 milioni di persone). Lo conoscono bene o molto bene il 71% delle persone e poco meno di nove milioni di consumatori stanno pensando di consacrarlo come il vino delle feste, come il vino che si usa per la cena in famiglia durante il periodo natalizio. Un vino ideale per creare il giusto feeling con gli amici; per accompagnare un buon piatto di pesce o il dolce, ma anche per assaporare un’ottima proposta di antipasti. Il Prosecco è un consensus maker: mette d’accordo tutti, piace a uomini e donne, sa farsi apprezzare con qualunque cibo e – soprattutto – è un generatore di buon umore.

 Le persone scelgono il Prosecco per il suo gusto (38%), perché mette allegria (35%), perché è un costruttore di convivialità (31%) e poi per la sua versatilità e la possibilità di abbinarlo ai diversi tipi di cibo (16%).
 Il Prosecco sarà uno dei dominatori delle tavole di questo Natale 2015. Il 17% degli italiani (ovvero quasi 9 milioni di persone) lo acquisterà per portarlo in tavola, brindare con gli amici, passare momenti di felicità in casa o nei locali.

C.d.G.