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Tendenze

I food market più belli d’Europa secondo il Guardian: nessun mercato italiano in classifica

17 Dicembre 2014
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Vince il nuovissimo e moderno Merkthal di Rotterdam in Olanda


(Il Markthal di Rotterdam in Olanda)

Ok, un po’ ci siamo rimasti. Nessun mercato italiano, o “food market” è stato inserito nella classifica dei 10 più belli di tutta Europa. La classifica è stata stilata dal giornale The Guardian. Secondo i colleghi inglesi, il più bello è il “Markthal di Rotterdam” in Olanda.

Oggi tutte le città turistiche europee hanno capito che è necessario (e remunerativo) mostrare un mercato alimentare pieno di tipicità ai visitatori. Perché il mercato attira attività ristorative e reinventa angoli gourmet, trainati dal boom dello street food.

Tra l’altro, molti studi hanno dimostrato che in tutto il mondo mondo i food market si confermano tra le mete più apprezzate dai turisti alla scoperta delle tipicità locali. Luogo di scambio, piazza culturale e vetrina per i prodotti enogastronomici più genuini che raccontano la tradizione culinaria di un Paese; sempre più spesso palcoscenico privilegiato per le sperimentazioni di architetti e designer che ne restituiscono una visione contemporanea coniugando forme accattivanti e funzionalità. E ancora nuova piazza gastronomica in grado di attirare attività di ristorazione – che si tratti di alta cucina presentata in chiave pop o street food del XXI secolo – che si affiancano agli esercizi commerciali.

Vince l’oro, come detto, il nuovissimo Markthal di Rotterdam che da qualche mese regala ai visitatori della cittadina olandese lo spettacolo dell’imponente soffitto dipinto. La struttura è moderna ed a forma di ferro di cavallo ed ospita anche unità abitative, oggi accoglie variopinti banchi di agricoltori locali, ristoranti e angoli gourmet.

Più a Nord il mercato Kauppatori di Helsinki, per consumare pesce freschissimo proprio in riva alle acque del Mar Baltico che si insinuano nel porto della capitale finlandese; e c’è spazio anche per l’Ostermalms Saluhall di Stoccolma, splendida struttura ottocentesca in ferro e vetro dal fascino retrò, e per il Torvehallerne di Copenaghen, struttura moderna nel centro cittadino che offre una variegata proposta di prodotti locali.

Baluardi della Vecchia Europa il Naschmarkt di Vienna – mercato all’aperto che allinea in chioschi ordinati un meltin’ pot di profumi e tendenze gastronomiche – e il maestoso Great Market Hall di Budapest, progettato nel 1890 dall’architetto Samu Pecz, tanto vicino alla Parigi di Gustave Eiffelquanto all’iperdecorativismo di Gaudì: il luogo ideale per assaggiare il piatto forte dello street food ungherese, il Langos.

Parigi entra in classifica con Le Marché Raspail, ritrovo bon ton sulla riva sinistra della Senna che la domenica si trasforma per la giornata biologica. Espressione della Berlino underground è l’appuntamento domenicale con il Berlin Village Market, tra artigianato, arte, musica live, spettacoli teatrali e tanto street food.

Completano la lista degli imperdibili due indirizzi inglesi (ma non il celebre Borough Market di Londra, attenzione): il Dalston Food Market di Londra – un mese di vita per questo nuovo ritrovo per gli amanti dello street food internazionale – e il Bristol Eats, ogni secondo e quarto giovedì del mese ancora cibo di strada, al Temple Quay della cittadina inglese.

Grandi assenti, come detto in precedenza, Italia e Spagna. E se L’Italia solo recentemente è stata in grado di valorizzare la sua lunga tradizione, restituendo centralità e modernità ad alcuni storici mercati cittadini come il Mercato Centrale di Firenze e il Mercato di Mezzo di Bologna (ma come dimenticare l’atmosfera unica della Vucciria di Palermo o la suggestione del Mercato di Rialto a Venezia?), stupisce ancor di più la mancanza dei gioielli spagnoli. La Boqueria di Barcellona, San Miguel o San Anton a Madrid, il Mercat Central di Valencia, solo per citarne alcuni. Per tacere, e concludiamo, del mercato della Ribeira a Lisbona, aperto a primavera scorsa e forse uno dei più interessanti gastro mercati di tutto il continente.

Ecco la classifica del Guardian (l’articolo completo si può leggere in questa pagina)

1. Markthal, Rotterdam
Aperto lo scorso ottobre, è un’esplosione sensoriale: una struttura a ferro di cavallo con 100 stand di street food, 15 negozi di alimentari, 8 ristoranti, 228 appartamenti residenziali.

2. Dalston Food Market, Londra
Nuovissimo mercato di street food settimanale, è cominciato il 16 novembre. Si trovano prodotti gastronomici e cibi da strada, da quelli tipici inglesi a quelli greci e coreani.

3. Kauppatori, Helsinki
Il mercato più famoso della Finlandia è il posto migliore per mangiare pesce fresco

4. Berlin village market
Dal barbecue alo yogurt gelato, questo mercato che si tiene ogni domenica a Berlino è il tempio dello street food

5. Bristol Eats
Ogni secondo e quarto giovedì del mese, a Bristol va in scena questo paradiso dello street food. Dai piatti vegani speziati alle torte di limone, dalle ciambelle salate al caffè bollente

6. Naschmarkt, Vienna
I piatti del Medio Oriente e le specialità austriache: un meltin’ pot gastronomico che vienensi e turisti apprezzano molto

7. Great market hall, Budapest
Nella splendida costruzione di fine Ottocento, a metà tra la stazione belle époque e la moschea, questo mercato offre il piatto per eccellenza dello street food ungherese, il Langos (pasta fritta farcita di panna acida e formaggio)

8. Marché Raspail, Parigi
Dal paté biologico agli hamburger con il «bleu», questo mercato sulla Rive Gauche è il tempio del cibo da strada sofisticatissimo. Non a caso è molto frequentato dagli attori

9. Östermalms Saluhall, Stoccolma
Una struttura in ferro e vetro che risale al 1888, con all’interno ogni tipo di sfiziosità svedese. Dal pesce alla carne, passando per il cioccolato. Molto chic

10. Torvehallerne, Copenhagen
Piatti a base di verdure crude, formaggi, liquori, e ovviamente pesce a volontà. Il mercato danese è una chicca in centro città

C.d.G.