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Vinitaly Special Edition

Mantovani, “Special Edition da grandi numeri. Ora subito testa all’edizione 2022”

19 Ottobre 2021

di Giorgio Vaiana, Verona

E’ soddisfatto Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere.

Lo becchiamo in giro per i padiglioni e l’occasione è propizia per chiedergli un bilancio di questa tre giorni del Vinitaly Special Edition nella insolita versione autunnale. “Un appuntamento storico – dice Mantovani – I dati e il sentiment dei produttori sono positivi. Così come i numeri, davvero confortanti”. In questi tre giorni sono stati oltre 12 mila i professionisti che hanno affollato i tre padiglioni allestiti da VeronaFiere. “Stiamo parlando di buyer italiani e internazionali – prosegue Mantovani – e spiccano soprattutto quelli provenienti dai paesi in cui storicamente è forte l’export dei vini italiani, come Stati Uniti, Canada, Russia e Germania. Non sono mancate le sorprese con Svizzera, Est Europa, paesi balcani, Cina anche se non ai livelli a cui siamo abituati e dal Regno Unito”. Intanto i vertici sono già al lavoro per la versione “normale” che tornerà dal 10 al 13 aprile 2022 nella versione ormai conosciuta e consolidata: “Siamo già proiettati alla prossima edizione, quella del rientro al cento per cento alla normalità – prosegue Mantovani – ma è chiaro che faremo riferimento anche alle esperienze maturate in questi tempi difficili causati dalla pandemia”. A cominciare da OperaWine, “ma anche dagli altri eventi – dice il direttore – Da un lato ci sono gli operatori che hanno esigenze di avere contatti diretti con i buyer, ma dall’altro lato c’è anche voglia di accogliere gli appassionati e i consumatori. L’edizione del 2022 sarà migliorata tantissimo sotto tutti i punti di vista”. Sulla proposta del “doppio-Vinitaly” fatta dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, Mantovani dice: “Abbiamo altre fiere all’estero con un calendario molto fitto – dice – Un eccesso di eventi fieristici non credo giovi ai produttori italiani”.