Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
I giorni del cavolo

“Il cavolo è un toccasana, mangiatelo spesso”

05 Gennaio 2012

Negli ultimi anni si parla sempre più di cavolo per le proprietà antitumorali e antinfluenzali scoperte dai ricercatori.

Risultati che lo stanno portando a riconquistare un posto a tavola e nelle diete di molti. Per capire però quali siano davvero i benefici di questo ortaggio cronachedigusto.it ha voluto sentire il parere del massimo esperto in scienze dell’alimentazione e gastroenterologia in Italia, Eugenio Del Toma. Luminare nutrizionista, ha diretto l’ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), e ha fatto parte di commissioni ministeriali prestando consulenza come esperto di alimentazione presso il Ministero della Salute e il Ministero delle Politiche Agricole. Medico prestato al giornalismo di settore sulla scena nazionale e internazionale, è stato anche consulente alla Rai per la trasmissione Elisir.
 
Professore il cavolo davvero fa bene?
Sono contrario a queste espressioni. Come per tutti gli alimenti, ci sono aspetti positivi e aspetti svantaggiosi. Non dimentichiamo che un tempo il cavolo venne allontanato dall’alimentazione quando si scopri che favoriva il gozzo. Ma questa disfunzione era dovuta al fatto che si mangiava crudo. Una volta cotto la goitrina viene inattivata. Se mangiati cotti, non c’è nessun problema. Anzi chi mangia cavoli cotti può dire di avere preso una bella quantità di vitamina C, come se avesse mangiato un’arancia.
 
Si può mangiare cavolo tutti i giorni?
Posso dire che due, tre giorni a settimana può fare bene. Regola che vale per tutti gli altri alimenti però. Importante è variare la dieta. In Europa questo concetto è diventato molto più importante del valore nutrizionale. Quindi come si suol dire, per tappare i buchi, basta variare appunto l’alimentazione. Come disse Menenio Agrippa: “Tutto serva al buon funzionamento”. Così vale per il nostro corpo. Posso dire che chi apprezza il cavolo lo può mangiare pure spesso, ma non bisogna mangiare solo quello però. Fin quando si sta nella fascia della normalità non disturbo l’equilibrio. Il corpo è come un negozio di chincaglieria. Se sposto una cosa rischio di danneggiare la cosa accanto.
 
Negli ultimi anni lo si consiglia sempre di più come antitumorale naturale.
Probabilmente ci saranno verdure che possono vantare maggiore o minore capacità di stimolare le difese, i ricercatori hanno provato con il cavolo ed è andata bene. Alla lunga nelle giuste proporzioni qualche vantaggio il cavolo lo dà.

C’è differenza tra una tipologia di cavolo e l’altra?
Le componenti sono le stesse, non c’è differenza e l’apporto di calorie è più o meno uguale.
 
Fa bene a qualsiasi età?
Si lo possono mangiare tutti. Forse solo agli anziani può creare problemi di digestione, basta non esagerare con ricette pesanti, cotto con il burro o fritto.

Meglio se è cavolo biologico?
Il biologico ha un significato meno largo di quanto si crede. Spesso è un mito. Il prodotto finale, se si paragonano i due sistemi biologico e convenzionale, è simile. Si tendono a diversificare ben poco. La pianta si libera lei stessa dagli inquinanti, li metabolizza, e li butta fuori, se ne libera. Potevano esserci  problemi un tempo quando i contadini facevano trattamenti pochi giorni prima di portare gli ortaggi al mercato. Oggi questo non succede. Oggi vengono seguite regole ben precise per evitare poi problemi che potrebbero sfociare in reato penale. Il cavolo, come gli altri ortaggi, lo comprerei tranquillamente anche al supermercato.
 
Lei li mangia i cavoli?
Non sono un gran mangiatore di cavoli. Mi capita di mangiarli quando vado fuori al ristorante.

C.d.G.