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I nostri consigli

Altri 10 bianchi per l’estate vicina

23 Maggio 2011
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Con l’avvicinarsi della bella stagione, e soprattutto del caldo, è difficile coniugare il piacere del vino con il piacere della freschezza; difficile ma non impossibile: ecco i miei dieci consigli a riguardo.

Pinot grigio- Elena Walch
Ci troviamo in Alto Adige, azienda della famiglia Walch, dove la storia e la tradizione si mescolano sapientemente con l’innovazione, data dalle idee innovative da Elena Walch. Qui i vigneti godono di un ottimo microclima, caratterizzato da giornate molto calde, e notti fresche e ventilate. Questo vino è caratterizzato prima di tutto da una certa aromaticità, data da sentori di frutta matura ma anche di una certa freschezza ed eleganza, che lo rende perfetto per un aperitivo, o un pasto leggero a base di pesce o di verdure, che si consuma principalmente nelle sere d’estate. Al naso risaltano i profumi e la freschezza, al palato i sentori di mela gialla e pesca gialla, che alimentano, richiamano la freschezza e l’acidità del vino che al palato risulta equilibrato, abbastanza sapido e soprattutto fresco e secco.
Prezzo: 15 € circa
 
Cartizze di Bisol
L’azienda Bisol, vinifica nelle colline di Valdobbiadene dalla fine dell’800. Ci troviamo nel cuore della zona di produzione del prosecco, la prestigiosa collina chiamata Cartizze, da cui poi deriva il nome del vino. Questo vino, che consiglio soprattutto a chi ama le bollicine, dal colore giallo oro, è il perfetto connubio, tra profumo e persistenza, un prodotto equilibrato insomma che racconta ed esprime in toto il suo territorio, e ad ogni sorso sembra di ritrovarsi lì, proprio in quella collina che risalta nei profumi che richiamano i fiori di campo, oltre che quelli fruttati di mela e pesca: per chiunque desideri deliziare il proprio palato per iniziare o concludere una serata. Questo è un prosecco dry, che in enologia, sta ad indicare il residuo zuccherino di 17-35 grammi/litro. Al palato risulta elegantemente raffinato, un vino che farà della sua particolarità il portamento del prosecco, che non ha nulla da invidiare ai vini d’oltralpe. Per delle bollicine che sanno dare quel tocco di classe in più a un prosecco che già ha il suo perché.
Prezzo: 20 € circa
 
Mongris di Marco Felluga
Il nome deriva dalla contrazione delle parole monovitigno (mon) e Pinot grigio (gris). Ci troviamo nella zona del Collio, zona di cui i Felluga si sono innamorati, in quanto territorio altamente vocato, ove il terreno è caratterizzato da marne e arenarie, il cui clima è mite, caratterizzato sia dalla vicinanza del mare, che dalla protezione delle montagne. Sicuramente un vino che si fa ricordare per la sua compostezza, mista a corposità, ed aromaticità. Secondo me il Pinot grigio, risulta un vino particolare, che ben si adatta ai palati più esigenti, e non, che in bocca, ti lascia, oltre alla freschezza, un filo di dolcezza. Tra i vitigni alloctoni, il Pinot grigio è uno dei più importanti vitigni coltivati proprio in quelle zona. Tra i profumi spiccano i sentori di fiori, in particolare di ginestra e sentori fruttati di mela. Il risultato è un vino equilibrato, ma allo stesso tempo corposo e ben strutturato. Un vino che non ha la via di mezzo: o si odia o si ama.
Prezzo: 15 € circa.
 
Pascal Jolivet, Poully Fumè
Questo è un vino a cui sono particolarmente legata, e che ho avuto la fortuna di assaggiare proprio nel periodo estivo in occasione del Vinexpò di Bordeaux del 2009, avendo il piacere di conoscere l’azienda dai racconti diretti del suo produttore. Qui sicuramente spicca la versatilità del suo vitigno, il Sauvignon Blanc. La sua resa, infatti nella cornice della Valle Della Loira, dove il terroir fa da maestro, in particolare il terreno, risulta poi in quelli che sono i sentori di questo vino e nel particolare sentore di pietra focaia, che riprende il nome Fumè: è il caso proprio di dire, che il nome racconta il vino. Basta sorseggiarlo per deliziare il palato con un prodotto così particolare e raffinato e magari abbinarlo ad un tris fumè di pesce, o a primi di pesce complessi.
Prezzo: 20 € circa
 
Kolbenhof- Hofstätter
Hoffstätter è un’azienda altotesina. Questo Gewürztraminer, prende il nome proprio dalla Tenutadi Kolbenhof, ed è il risultato di una particolare selezione di uve. Già alla mescita, mostra la sua corposità, che ritorna nei profumi che sprigionano tutta la loro aromaticità. In bocca, ritorna questa aromaticità, soprattutto nei sentori fruttati, che richiamano note di frutta matura mista anche a note che richiamano i frutti esotici. Un vino dunque strutturato, ma non per questo “appesantito”, bensì elegante ed equilibrato. Io l’ho trovato ottimo col foie gras.
Prezzo: 22 € circa
 
Kados- Duca di Salaparuta
Questo è un Vino che deriva da un vitigno autoctono, il grillo. Dal colore giallo paglierino, esso si fa ricordare per i suoi sentori di mela gialla, e sentori terziari vanigliati oltre che per il sentore dei lieviti, che risultano dalla fermentazione e dall’affinamento in botti di rovere. In bocca “scivola”, risultando persistente e fresco e lasciando quella sensazione di carattere misto a raffinatezza, che è la carta vincente di questo vitigno siciliano. Un ottimo abbinamento è quello con i crostacei.
Prezzo: 10 € circa
 
Molera prosecco fermo
Questa è sicuramente un chicca, che solo l’azienda Bisol, poteva darci in tutto il suo splendore. Si tratta di un vino ottenuto con uve glera o prosecco, ma senza fermentazione in autoclave. Il risultato è un prosecco fermo, piacevole, delicato, di colore giallo paglierino. Al naso risulta quasi frizzante, in bocca trasferisce quella corposità mista ad acidità e freschezza che tanto caratterizzano questo prodotto, che ad occhi chiusi ci fa sognare di essere lì, nella splendida tenuta di Bisol…
Prezzo: 10€ circa
  
Tokaji-Muscat Lunel
Questo vino è il compagno perfetto per un aperitivo in riva al mare, al tramonto. Dal colore giallo oro, con riflessi verdolini, al naso ci regala sentori di mela selvatica e mela verde; in bocca ritornano le note fruttate, miste a sapidità, oltre che a note speziate, che richiamano le bacche di cannella. Un vino leggero, insomma, che ben si abbina a fresche insalate di verdura o pasta fredda.
Prezzo: 9 € circa.
 
Shiarà di Castellucci Miano
Un riconoscimento particolare va a questo vino, che l’azienda ha saputo valorizzare, esaltando le caratteristiche del suo vitigno, il Cataratto, che da tempo era stato dimenticato, e che trova qui la sua migliore espressione. Un bianco dal colore giallo paglierino, che al naso richiama sentori di frutta come ananas, ma anche l’uva matura. Alcolico, ma allo stesso tempo sapido e fresco. Ottimo connubio, quello con le ostriche, per una serata Afrodisiaca.
Prezzo: 10 € circa
 
Bonea- Masseria Frattasi
Questo vino, che prende il nome da un antico casale, è l’espressione migliore del suo vitigno, la Falanghina. Dal colore giallo paglierino scarico, con riflessi verdognoli, al naso richiama i sentori di frutta quali pera, mela e di fiori di gelsomino. In bocca risulta vellutato, abbastanza persistente ed avvolgente. Da provare con fritture di pesce, come i calamari, o col tabulè.
Prezzo: € 12 circa

Maria Antonietta Pioppo