Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Cosa bevo

Un bianco col nome della nonna

12 Marzo 2007
vino_cbevo.jpg vino_cbevo.jpg

    COSA BEVO

Un bianco col nome
della nonna

vino_cbevo.jpgL’estate è sicuramente la stagione più adatta per presentare un vino bianco, soprattutto quando è fresco ma anche discretamente strutturato come il Maria Costanza Bianco Igt Sicilia 2005. Di un colore giallo paglierino appena dorato con riflessi tendenti al verde, già al naso rivela la sua principale caratteristica, quella di coniugare, anzi di armonizzare, la freschezza aromatica dell’inzolia con un’accentuata acidità che è anche garanzia di buona tenuta nel tempo.
Inzolia quindi, in uvaggio con lo chardonnay, che dà un vino dai profumi gradevoli con netta prevalenza di limone, ananas, melone e fiori bianchi ma anche con sentori di pesca e di geranio.
In bocca entra fresco e pulito, con un’acidità ben presente che si accentua prepotentemente nella fase centrale quasi a prevaricare il frutto ma con un finale comunque gradevole e di buona persistenza.
Si abbina a piatti di pesce in genere non troppo conditi e in particolare a sauté di frutti di mare e a tartare di pesce freschissimo.
Il prezzo in enoteca è di circa € 13,00.
Onore dunque all’Azienda Agricola G. Milazzo S.p.A. di Campobello di Licata (AG), che ormai da lungo tempo produce vini di qualità, tra i quali da non dimenticare eccellenti spumanti metodo classico in una terra come la Sicilia che non vanta tradizioni in questo campo ma che dimostrano, se ce ne fosse bisogno, come i nostri climi e i nostri territori abbiano potenzialità ancora in parte da scoprire.

Gaspare Mazzara