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Il concorso

La sicilianità tra fumetti e colori: le etichette della birra Ribadi al premio Compasso d’Oro

15 Novembre 2017
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Sono state realizzate da Atelier790 di Antonio Giancontieri con Auroflex di Alcamo


(Alcune delle birre Bruno Ribadi: Pilsner, India Pale Ale, Special Ale)

di Anna Sampino

Un'etichetta che rappresenta la sicilianità riadattandola in chiave moderna, un'identità forte e riconoscibile. 

E' con questa motivazione che il progetto di comunicazione e immagine della birra artigianale siciliana “Bruno Ribadi”, elaborato dallo studio di comunicazione Atelier790 di Palermo, è stato selezionato tra le aziende che concorreranno al “Premio Compasso d'oro” dell'Adi (Associazione disegno industriale), il più autorevole premio di design. In particolare, sarà nell'ambito della sezione “Visual Communication” che il lavoro di Atelier790 (in collaborazione con Auroflex di Alcamo), su etichetta e packaging della birra di Cinisi, ambirà all'importante riconoscimento. “Una birra con la Sicilia dentro”, capace di ridare valore al territorio e soprattutto ai giovani, era il messaggio di fondo che i tre soci, Sandro, Giuseppe e Vito Biundo – tutti poco più che trentenni -, avevano in mente quando pensavano all'immagine da dare al loro prodotto.


(La Special Ale, con uva passa di Pantelleria e carruba)

“Il primo passo è interpretare le richieste del cliente per poi tradurli in quelli che chiamiamo sistemi di identità visive, coerenti fra loro e capaci di creare un carattere riconoscibile”, spiega Antonio Giancontieri, socio di Atelier790. Così logo, etichetta e packaging raggiungono una precisa identità di prodotto. “Sullo sfondo l'immagine di una Sicilia, con i suoi elementi caratteristici, riadattati però in chiave giovanile e fresca. Come? Attingendo al mondo del fumetto e a quello dei viaggi”. Un brand creato attraverso uno storytelling, il racconto delle avventure di Bruno Ribadi, che parte da Cinisi e gira il mondo. A ogni viaggio è associata una birra. Come nel caso della Special Ale, una birra da dessert con uva passa di Pantelleria e carruba, sull'etichetta il protagonista ritratto a Londra ma alle sue spalle sventola la Trinacria.

“A un prodotto che non ha radici, come la birra, viene data una caratterizzazione siciliana. C'è sempre un elemento che richiama l'Isola, dalle arance al carretto – spiega Giancontieri – Una scelta comunicativa che rimarca ed è coerente con una birra, come la Bruno Ribadi, che si presenta in etichetta come una “birra siciliana”, non solo perché prodotta a Cinisi ma perché utilizza ingredienti tipici del territorio: come l'arancia amara, la carruba, il frumento di Tumminia o il mandarino di Ciaculli. “Non solo una birra siciliana, ma una birra con la Sicilia dentro” ripete il mastro birraio Sandro Biundo. “Se le aziende vogliono essere competitive a livello mondiale, devono puntare a costruirsi un'immagine e un carattere riconoscibili, che passano attraverso sistemi di identità visuali ben costruiti”, conclude Giancontieri, di Atelier790.