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Il concorso

Viticoltura di montagna. Il Cervim mette in rete gli istituti di ricerca per supportare i produttori

10 Agosto 2012
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Estrema ma sempre più sinonimo di alta qualità che di solo eroismo.

La viticoltura di montagna è diventato uno dei comparti del settore vinicolo esemplari. Vivace, sempre attiva nonostante le difficoltà che la caratterizzano, climatiche, orografiche e di gestione. Si dimostra in piena salute, nonostante la crisi. Come si può evincere dall’esito del concorso che ha visto partecipare più di 600 vini e come lo conferma il presidente del Cervim (Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna), Roberto Gaudio. Alla ventesima edizione sono state 180 le etichette decretate come le migliori. Assegnate 2 grandi medaglie d'oro, 44 ori e 134 medaglie d'argento. Undici i premi speciali, tra cui due novità come il premio “Bio Cervim 2012” dedicato al miglior vino biologico ed il premio “Piccole Isole Cervim 2012” destinato al miglior vino prodotto nelle piccole isole. “Le performance più significative le hanno ottenute, per quanto riguarda il nostro Paese, i vini dell’estremo Nord – ha detto Gianni Giardina, enologo presidente di una delle commissioni e unico giudice siciliano al concorso -. Per quanto riguarda i rossi la Spagna ha presentato campioni di altissimo livello”. La Sicilia ha conquistato il premio Piccole Isole Cervim 2012 con la Malvasia delle Lipari Doc 2009 prodotto da Francesco Fenech a Salina. Un oro è andato alla cantina Lombardo Vini, al Catarratto di Sicilia Igp 2011 nella categoria Miglior Vino Bianco Tranquillo, ma anche il loro Eimi, Nero d'Avola 2008 è salito sul podio con un argento. 


Roberto Gaudio

Per Gaudio l’attenzione al concorso è cresciuta in modo consistente nonostante sia una gara a cui si corrisponde per ciascun vino iscritto una quota. “Di questi tempi è un segnale significativo, di attenzione da parte dei produttori. Non è un concorso come gli altri, c’è una forte selezione alla base, perché i vini che devono parteciparvi devono venire da specifiche aree con determinate caratteristiche e c'è un costo”, commenta. 

Qualità a parte, di tale tipologia va promosso e spiegato il territorio in cui nascono. C’è il marchio, di cui si è dotato da poco il Cervim, che assolve a questo compito. “Non è un marchio di qualità – precisa il presidente -. Attesta una sorta di tracciabilità, dice quel prodotto di cosa è frutto. La sfida consiste proprio nel far passare questo messaggio. E riusciremo quando un consumatore informato capirà che dentro quella bottiglia vi è un determinato territorio e paesaggio”. Ma il sostegno, il Cervim, lo chiede anche alle regioni confidando poi nella prossima Ocm vino. “Nell’ultima Ocm vino è stato dato ampio riconoscimento alla viticoltura di montagna ed estrema, hanno recepito i parametri del Cervim, un passo importante. Speriamo vengano mantenuti nella nuova riforma della Pac e nella prossima Ocm vino. Quello che vogliamo sono poche regole ma buone per lavorare bene”. Intanto la cerchia dei produttori eroici si allarga. Si affacciano nel panorama internazionale nuovi Paesi dove si pratica una viticoltura estrema, perpetuata per millenni, che comincia a seguire determinati principi di produzione. “Vediamo realtà interessanti nei Paesi dell’ex Unione Sovietica. In Armenia, Kazakistan, Georgia. La Grecia poi ha quasi tutto il territorio interessato da questo tipo di viticoltura. La Turchia ha grandi potenzialità”.
 
Fondamento dello sviluppo dell’agricoltura eroica è anche la ricerca. E al riguardo, il presidente anticipa un progetto che metterà in rete tutti i contributi provenienti dalle varie equipe che se ne occupano, per renderli utilizzabili dalle aziende e per dare risposte a determinate esigenze. “Sono i ricercatori quelli che stanno di più sul campo e sanno a quali problematiche il produttore va incontro. Noi abbiamo pensato di creare una rete che colleghi i  nostri 10 istituti e organismi che svolgono la ricerca”. Uno dei temi che verrà discusso al congresso indetto a Lione per novembre, dal 7 al 9.

Per leggere i risultati del concorso cliccare qui.

C.d.G.