Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il dibattito

“Latte fresco caro? Perché è ‘vero'”

29 Agosto 2011
latte latte

“Il latte fresco ha tante buone ragioni per costare pochi centesimi in più”.

Parola del presidente della Coldiretti Sicilia Alessandro Chiarelli (nella foto sotto) che commenta l’articolo-provocazione sul perché il latte fresco abbia un prezzo molto più elevato rispetto a quello a lunga conservazione. “Parlando di latte fresco – sostiene Chiarelli – si parla di latte di altissima qualità che può essere consumato entro 6 giorni più uno. Il latte è raccolto di notte per essere venduto già l’indomani mattina. Sempre nella notte vengono effettuati i controlli da parte dell’istituto zooprofilattico che certifica che tutti i parametri siano rispondenti ai dettami legislativi”. Il latte fresco è garantito al 100% come latte siciliano. “C’è inoltre da aggiungere – precisa Chiarelli – che non tutto il latte viene venduto e che quello rimasto viene reso e ciò genera evidentemente una perdita”.

Parlando poi delle proprietà del latte fresco il presidente della Coldiretti aggiunge: “E’ un alimento dalle altissime proprietà. Basti pensare che con esso è possibile ottenere dello yogurt lasciandolo al sole o mettendo dello yogurt per innesto”. Ci sono però delle enormi difficoltà connesse alla gestione della catena del freddo: “Il latte fresco è un latte che se interrompe per poche ore la catena del freddo inacidisce, fa male e deve essere gettato perchè il prodotto si adultera”. Secondo il presidente di Coldiretti, invece, il latte Uht non è latte “vero”. “Si tratta – dice Chiarelli – di un latte rigenerato. Come può chiamarsi latte un liquido che può mantenersi anche un anno senza alterarsi?”.

Piera Zagone