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Pubblicato in Il premio il 28 Giugno2015


(Mark Moriarty del Culinary Counter di Dublino che ha vinto con il piatto "Celeriac baled in barley and fermented hay, cred and smoked celeriac")

Si è giocata sull’asse Europa-Sud America la finale del San Pellegrino Yough Chef 2015.

Alla fine della serata è prevalso lo stile europeo, con l’irlandese Mark Moriarty del Culinary Counter di Dublino che con il suo piatto “Celeriac baled in barley and fermented hay, cred and smoked celeriac” ha convinto una giuria formata da sette chef che rappresentano il gotha mondiale della grande cucina (Gastòn Acurio, Yannick Alléno, Massimo Bottura, Margot Janse, Yoshihiro Narisawa, Joan Roca, Grant Achatz), superando la peruviana Maria José Jordan che ha puntato sul piatto “Immortal technique: limone, rosmarino e gin”, aggiudicandosi così il trofeo riservato a chef inferiori ai 30 anni di età. Al terzo posto il norvegese Christian André Pettersen che ha presentato “East meets West”. A Seguire, gli altri 17 finalisti, fra cui l’italiano Paolo Griffa, sous chef del ristorante Piccolo Lago di Mergozzo che aveva vinto la finale italiana con un piatto a base di fois gras.

Dopo un viaggio iniziato nel mese di novembre dell’anno scorso, quando oltre 3.000 giovani chef di tutto il mondo presentarono la propria candidatura sul sito www.finedininglovers.com per partecipare alle selezioni organizzate in venti paesi, l’altra sera si è concluso a Milano con una ricetta a base di ingredienti identificativi dell’identità irlandese e comunque molto semplici come sedano rapa, orzo e fieno, per esaltare la sua terra di origine. Che, a quanto pare, sono stati molti apprezzati dalla eccezionale giuria e fare esplodere la gioia Moriarty che ha sottolineato come “il premio è un traguardo emozionante ed è stato straordinario incontrare e lavorare con colleghi e persone meravigliose in un clima di grande collaborazione e serietà professionale. Sono orgoglioso di avere conquistato il podio per il mio Paese, l'Irlanda, grazie anche ai consigli di una grandissima chef come Clair Smith che ringrazio per l'indispensabile supporto".

Per questa competizione San Pellegrino ha scelto come partner di eccezione la Scuola internazionale di cucina italiana, Alma e Vogue Italia. Alma ha selezionato i primi 10 finalisti di ognuno dei 20 Paesi del mondo che hanno organizzato le finali locali. Mentre Vogue Italia, nel suo impegno di individuare e promuovere i nuovi talenti su scala internazionale, ha assegnato diversi premi. Come quello alla migliore coppia chef-designer, selezionata attraverso un processo di scouting internazionale. Sul podio Maria Jose Jordan, chef de partie del ristorante Amazon di Lima e la designer brasiliana Paola Cademartori, diventata famosa per le sue borse. Mentre la cinese Xiao Li è stata eletta miglior designer da una giuria formata da Franca Sozzani, Editor-in-Chief di Vogue Italia e Direttore editoriale di Condé Nast Italia,Massimo Giorgetti, Ennio Capasa, Alberta Ferretti, Sara Maino, Marlene Taschen, Giò Marconi. Nella sua veste di Global Ambassador contro la fame (Wfp), la direttrice Sozzani ha annunciato che la collaborazione con S. Pellegrino ha permesso di donare fondi a favore del World food programme che permetteranno di sostenere quelle donne - madri, coltivatrici, insegnanti e imprenditrici - che hanno in mano le chiavi per costruire un futuro migliore per se stesse e per le loro famiglie. “Investire nella valorizzazione delle capacità e dei diritti delle donne è un elemento cruciale nel lavoro del Wfp”, Adele Rossetti, direttore del Wfp. 

Michele Pizzillo

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