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Il prodotto

Vini Pop, la nuova frontiera della Sicilia. Da oggi parte la vendita

28 Settembre 2012
brik brik

I Vini Pop approdano finalmente sugli scaffali.

Da oggi si apre una nuova era. La Sicilia si lascia definitivamente alle spalle il passato, e con esso anche l’immagine, da produttrice di vino sfuso, da bacino di quella massa destinata al taglio di altri vini. Adesso al consumatore medio vuole parlare solo con il linguaggio della qualità, che da sempre la decreta terra vocata al vino. Si è dinnanzi ad una svolta e non riguarda quella piccola percentuale di bottiglie ambasciatrici dell’eccellenza vitivinicola siciliana nel mondo,  ma di quel vino che l’Isola produce ogni anno, frutto di territori generosi, del lavoro degli uomini,  e che adesso rivendica tutta la qualità fino ad ora rimasta inespressa. Una potenzialità enologica di alto livello a portata del grande pubblico, che potrà conoscerla e degustarla  a casa, attraverso un nuovo modo di bere.

In 200 punti vendita, ma il numero nei prossimi mesi aumenterà, tra market e supermarket,  prende così vita Vini Pop, il progetto lanciato dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura in collaborazione con l’Assessorato ai Beni Culturali e che vede come ente certificatore l’Istituto Regionale Vini e Olii di Sicilia, depositario anche del marchio. In formato brik e bag in box verranno venduti, per il momento, Catarratto Igp e Nero d’Avola Igp. Ben lontani da quei prodotti in contenitore che siamo abituati a vedere nei supermercati, arrivano ad essere confezionati come Vini Pop solo quei vini che hanno tutti i requisiti stabiliti da un rigido disciplinare di produzione appositamente istituito, ancora più rigido di quello che regolamenta la produzione di Igp. A farsi garante della qualità è proprio l’Irvos, il quale sottopone i campioni non solo alle analisi in laboratorio ma anche al giudizio di un panel d’assaggio costituito da esperti di analisi sensoriale.


Marcello Caruso

L’obiettivo è di assicurare uno sbocco nella grande distribuzione a quel vino che non va in bottiglia e di dargli un valore aggiunto come spiega Marcello Caruso, commissario straordinario dell’Irvos: “Si vuole affermare che c’è un prodotto che ha un carattere differente. Che ha una identità ben precisa, forte, territoriale. Si porta dietro l’appeal dei vini siciliani. Può essere competitor di quei vini che viaggiano in questa fascia di mercato e che sono indistinti. Il punto di forza è il rapporto qualità/prezzo. Al produttore che fa parte di questa filiera si riconosce un valore aggiunto, una gratificazione anche del valore di quell’uva strappata ad un prezzo indecente. In questo modo si potranno ristorare le aspettative dei conferitori”. 

E infatti il bag in box di 3 litri andrà sullo scaffale ad un prezzo di 8,70 euro, l’equivalente di quattro bottiglie da 750cl. Mentre il brik di un litro avrà un prezzo di 3,50. “Ci aspettiamo un feedback di mercato più che roseo – prosegue Caruso -. Dalle indagini preliminari che abbiamo avviato si è notata una forte richiesta di questa tipologia di prodotto. Il consumatore avrà un vantaggio: quello di bere un vino di alta qualità”. La tecnologia delle confezioni è stata pensata per preservare al massimo il vino e consente una conservazione ottimale dello stesso. Non si ossida, non entra in contatto con l’aria perché il cartone è dotato di un rubinetto con la sacca. E ha un formato ideale per essere tenuto in frigorifero o nella dispensa.

La rivoluzione in seno al progetto Vini Pop è la promozione del territorio in cui nasce il prodotto. Le confezioni diventano cartoline di presentazione della Sicilia e la mostrano attraverso l’Arte. Scelti come testimonial, in bella mostra sulle confezioni e trattati graficamente in stile Pop Art, sono le celebri opere che custodisce l’Isola come: l’Annunziata di Antonello da Messina, il Satiro Danzante, la Venere di Morgantina, il Giovinetto di Mozia e iò Tempio della Concordia di Agrigento. Queste icone culturali verranno associate ai monumenti enologici della Sicilia. 

Vini Pop è un marchio che racchiude un network di cantine che si mettono insieme per conferire il prodotto. “Nasce come società guidata da ente pubblico – precisa Carusio – ma poi saranno solo i produttori a farne parte, loro stessi si occuperanno oltre che della produzione anche della commercializzazione. Il pubblico sta accompagnando solo la creazione della società che, ricordo, è assolutamente di natura privatistica”.
 
Attualmente a farne parte sono 19 cantine ma al progetto possono aderire tutte le cantine che producono Dop e Igp, aventi sede operativa esclusivamente in Sicilia. I Vini Pop si potranno acquistare in questa prima fase nei Carrefour market ed express, nella Despar, nei Simply Market e IperSimply. In Sicilia si prevede di distribuirli in 400 punti vendita e in una seconda fase approderanno in quelli del resto d’Italia e anche all’estero.

Per i Vini Pop è anche previsto l'e-commerce a questa pagina. Per sapere invece i punti vendita che attulamente commercializzano i Vini Pop cosultare il sito a questo link

Ecco i produttori che fino ad ora hanno aderito al progetto: 

Cantina Sociale Avanti;

Cantina Sociale Madonna del Piraino;

Cantina Sociale Uvam;

Cantina Sociale San Francesco;

Cantina Sociale Petrosino;

Cantina Sociale San Antonio;

Cantina Sociale Alto Belice;

Cantina Sociale Valle del Belice;

Cantina Sociale Kaggera;

Cantina Sociale San Francesco di Paola;

Icone s.r.l.

Cantina Sociale Castel di Maranfusa – S. C. Agr.;

Cantina Sociale Pietralunga – Soc. Coop. Agr.;

Cantine Simonetti s.r.l.;

Cantina Sociale Saraceno – Soc. Coop. Agr.;

Cooperativa Agricola Santa Maria;

Cantina Sociale Vitivinicola Corleonese – S. C. Agr.;

Cantine Colomba Bianca – Soc. Coop. Agr.

Marina V. Carrera