Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il progetto

Parte il progetto Ruota di Dioniso alla Villa del Casale di Piazza Armerina

07 Novembre 2012
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Il mito di Dioniso ha un andamento circolare. 

Parte con un preludio, si dipana con un’ossessione e culmina in una forma pervasa dall’esaltazione e dall’ebrezza, simbolo  dell’esaltazione centrale ed entusiastica della vita. Dove il vino ha un ruolo centrale e i cui simboli ne richiamano un secondo: una “Ruota” simbolo stesso di tutte le divinità solari. Sono questi gli spunti  che hanno ispirato quell’idea la cui culla s’individua nel cuore della Villa del Casale di Piazza Armerina. Un modello che vuol concretizzarsi promuovendo percorsi tematici enogastronomici che dal sito, di epoca tardo antica, conducono alle aziende agricole del centro Sicilia. Per alimentare  un dialogo continuo tra cultura e realtà imprenditoriali del territorio.

Ecco perché  l’intero progetto si definisce  “Ruota di Dioniso”, ed è promosso dal  Parco archeologico della Villa Romana del Casale e dal  Comune di Piazza Armerina. Prenderà il via l'8 novembre, domani, con un incontro riservato alle aziende vitivinicole ed enogastronomiche, tour operators, giornalisti. E mira ad inserirsi in un ambito più ampio:  ricollegarsi  infatti ad un esperimento di “archeobotanica” che presto prenderà vita alla Villa del Casale, accolto e promosso dall’ ufficio Unesco del  Mibac. I ricercatori del laboratorio di Palinologia e Paleobotanica dell’Università di Modena e Reggio Emilia hanno infatti isolato al microscopio, durante gli scavi archeologici, pollini di piante ed essenze antichissime che una volta contornavano la Villa e che sono state riportate in vita, per ricreare un vero e proprio “giardino della memoria”. In cui, e ancor più, il vino e i vitigni, avranno un altro ruolo fondamentale: quello di una ricerca e di uno studio   per individuare i vitigni  da cui ottenere un vino che più si avvicini a quello consumato nel periodo della Villa del Casale, ovvero il Vino di Polifemo.

Di tutto questo e più ampiamente se ne parlerà nella tavola rotonda in programma a Palazzo Trigona, sede settecentesca del Parco Archeologico,  sul tema: “Il Parco Archeologico: una nuova realtà per lo sviluppo sostenibile del territorio”. Sarà moderata da Luigi Salvo, giornalista e sommelier, accanto al quale  siederanno rappresentanti istituzionali, e di categoria, quali Dario Cartabellotta, dirigente Generale Dipartimento Interventi infrastrutturali per l’agricoltura; Mario Bevacqua, presidente dell'Uftaa Federazione internazionale agenti di viaggio; Santo Di Bella, segretario generale della Camera di Commercio  di Enna; Gigi Mangia presidente Fipe di Palermo; Carmelo Nigrelli, sindaco di Piazza Armerina; Marco Salerno, dirigente Generale Dipartimento Turismo; Angela Salvo, direttore “La Strada del Vino e dei Sapori dei Castelli Nisseni”; Marcello Troìa, direttore Gal Rocca di Cerere – Enna. Agli addetti ai lavori sarà mostrato un esempio di una visita guidata, sul tema delle tradizioni della tavola in epoca tardoantica. Seguirà una degustazione mirata di eccellenze siciliane, sapori e vini delle aziende coinvolte guidata dall’enologo Giovanni Giardina. Il tutto sarà preceduto dallo  spettacolo  “Kàntharos”, coreografia ispirata al tema dionisiaco e curata dalla compagnia di danza contemporanea “Megakles Ballet” di Salvatore Romania e Laura Odierna. I danzatori per la prima volta “assorbiranno” gli ambienti, compreso il peristilio, cercando di ritrovare quell'energia vitale, al limite dell'ebbrezza, che gli antichi assegnavano al dio.

Stefano Gurrera