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La ricerca

Vino negli Usa, la ricerca: sempre più giovani consultano le guide

11 Febbraio 2013
giovane giovane

Quanto contano le guide per i wine lover statunitensi?

Molto, soprattutto per i giovani. Oltre il 50% di loro sceglie il vino in base ai giudizi, ai punteggi e alle schede firmate dai guru della critica americana. E’ quanto emerge dalla ricerca Wine Market Council. La guida è lo strumento a cui si fa maggiore affidamento nel momento dell’acquisto. Tutt’altro che in fase di declino, queste pubblicazioni stanno conquistano una grossa fetta di giovani consumatori e godono di autorevolezza.  Le statistiche rivelano anche che passata la quarantina, invece, la guida sembra essere messa un po’ da parte dal consumatore (il 21 %) e gli over sessanta che sfogliano le pagine del vademecum sono solo il 18%.

La ricerca dà poi qualche aggiornamento sul profilo degli amanti del vino commentato da Marco Baccaglio nel blog I Numeri del Vino. Prima di dare percentuali sui bevitori assidui o occasionali, va evidenziato un trend centrale anche per le politiche di marketing adottate dalle cantine oltreoceano che hanno come mercato gli Usa: il vino continua ad essere uno status symbol, ed è forte nell’atto d’acquisto la notorietà che esercita il brand. A tavola, gli americani vogliono fare bella figura e mostrare etichette che rassicurino. Ancora non è così determinante, come sta avvenendo nel Vecchio Continente, il valore del terroir o la filosofia di produzione. Per esempio, dalle risposte date dal campione intervistato, rimane una nicchia contenuta quella composta da bevitori che orientano il proprio consumo sul vino naturale o biologico. La scelta della marca però dipende sempre dal mix prezzo/qualità, il primo criterio di riferimento per la maggior parte dei consumatori.
 
Passando adesso alla frequenza di consumo, è aumentata la popolazione degli abituali, più del doppio rispetto al 2000. Tra questi sono diventati più numerosi quelli che bevono vino almeno una volta alla settimana, ben il 57%. E sono aumentati anche coloro che sporadicamente stappano una bottiglia di vino, la percentuale si aggira intorno al 15%. Il vino, sale di molti gradini nella scala delle bevande alcoliche comprate dal bevitore medio. 

C.d.G.