Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 77 del 04/09/2008

L’AZIENDA Casari Dop

03 Settembre 2008
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    L’AZIENDA

ragusano77.jpgIl Ragusano degli Spata considerato anche dai produttori “concorrenti” tra i migliori. La scelta dei due giovanissimi eredi

Casari Dop

Il suggerimento per arrivare è semplice: seguire i pali della linea telefonica che dal secondo ponte sulla diga portano direttamente a casa Spata. Poi basta seguire la strada che accompagna dritti dritti nella proprietà di famiglia.

Se vi perderete ci penserà Salvatore, il più giovane dei fratelli Spata, ventuno anni, a raggiungerci in trattore per mostrarvi la via giusta. Diciotto ettari nel cuore delle campagne ragusane, a pochi chilometri dalla diga Santa Rosalia. Una zona poco frequentata, una strada impervia, a prova di copertoni da fuoristrada, almeno per l’ultimo tratto. E l’accoglienza di un sorriso riservato anche agli sconosciuti.
spata77.jpgÈ qui che si nasce il Ragusano Dop che, per confessione anche di alcuni produttori “concorrenti”, è tra i più meritevoli di attenzione della zona e dunque della Sicilia. I produttori sono i giovani fratelli Emanuele e Salvatore Spata, rispettivamente ventiquattro e ventuno anni, con la supervisione del padre Giuseppe, sessantadue anni, la maggior parte trascorsi a filare formaggio e che da questo angolo di mondo ha anche ottenuto il riconoscimento di maestro casaro. Loro il formaggio lo fanno per passione, non per mestiere. Non per trovarlo nei luoghi d’elite o nei salumifici del centro. Se agli Spata chiedi dove finisce il loro formaggio, la risposta è disarmante: “Dicono che è arrivato anche in Francia, che è piaciuto molto”. In realtà la loro produzione viene conferita a Dipasquale, l’affinatore di Ragusa, che si occupa anche della commercializzazione dei formaggi.
Eppure Emanuele e Salvatore hanno scelto questa missione alla vita in città, ad un mestiere che non li costringesse ad alzarsi quando alcuni dei loro coetanei rincasano, nel cuore della notte per accudire il bestiame, per la mungitura delle vacche, per un temporale che rischia di mandare in malora il lavoro di tante ore. O per un animale che sta male.
Un sacrificio che porta ad una produzione annuale di tutto rispetto: le seicento forme di Ragusano Dop e le quattrocento di Cosacavaddu vengono prodotte utilizzando trenta vacche di razza Brown.

M.V.
(foto Baiamonte)