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Taormina Gourmet 2015

Walter Massa “conquista” Taormina: “Non chiamatemi produttore, ma vignaiolo”

26 Ottobre 2015
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di Federico Latteri

Esperienza unica. È un piacere ascoltare Walter Massa che racconta le sue vigne, i suoi vini, il suo territorio. Sempre con lo stesso entusiasmo e con una grandissima passione trasmette concetti profondi e molto concreti. 

Istrionico, non ha mai difficoltà a dire la sua, ma sempre con onestà e pertinenza. Il suo credo è rispettare la natura, comprenderla ed assecondarla per ottenere prodotti di grande qualità ed originalità. Produttore di vini, ma vignaiolo prima di tutto. Ha portato il timorasso ad essere conosciuto ed apprezzato ovunque ricavandone vini complessi, territoriali, di forte personalità. Iniziò a coltivare e vinificare questa varietà negli anni '80, credendo fermamente nelle sue potenzialità. Fu uno dei primi a parlare di Barbera di territorio nei colli tortonesi. Si occupa anche di vitigni “minori” come Freisa e Croatina, sempre cercando l’impronta del terrori. A condurre la degustazione c’era anche Luigi Salvo, delegato Ais di Palermo.
 
Di seguito la lista dei vini con alcune note di degustazione:    

  • Monteictorio 2010 : colore oro molto chiaro, luminoso. Al naso nuances di resina, erbe aromatiche, note minerali. In bocca freschezza, struttura e buona sapidità. Notevole la tensione minerale. Vino di grande pulizia, incisività ed equilibrio.
  • Sterpi 2007 : all’esame visivo riscontriamo oro più carico dato dalla maggiore esposizione al sole della vigna. All’olfatto aumenta la complessità, mineralità molto presente, grande ventaglio di erbe aromatiche. Il palato ci trasmette una varietà di sapori notevole ed una progressione acidità-persistenza aromatica avvincente. Opulento ed appagante.
  • Freisa L’avvelenata 2010 : colore tendente al rosso mattone. Naso fragrante con piccoli frutti rossi e note terrose. Bocca snella, con grande freschezza e tannini vellutati. Media la persistenza.
  • Croatina 2005 : alla vista si presenta granato abbastanza cupo. Profumi discreti di frutta matura. All’esame gustativo tannino ben presente ma che comunque non interferisce con la buona beva.
  • Monleale 2000 : si presenta di colore rosso granato, di buona intensità. Naso intenso con note più evolute di catrame, fiori secchi e un po’ di sottobosco. Al palato acidità ancora ben presente, frutta e fiori appassiti, tannini ben integrati.
  • Barbera Bigolla 1998 : il colore appare meno evoluto del vino precedente, pur con due anni in più. All’olfatto abbiamo frutti di bosco su un sottofondo di spezie e note minerali. Freschezza in bocca, anche nella componente aromatica. Tannini presente e carezzevoli. Grande persistenza. Non è segnato dal tempo, ma sembra controllarlo.

 ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE