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Taormina Gourmet 2019

Antinori e il suo Tignanello protagonisti a Taormina Gourmet: che buona l’annata 2010

27 Ottobre 2019
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(ph Vincenzo Ganci)

di Federico Latteri

Un vino icona, un simbolo dell'enologia italiana: il Tignanello grande protagonista di una verticale spettacolare a Taormina Gourmet con in degustazione il vino firmato da Antinori in cinque annate.

Il Tignanello è stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet) e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianch. Oggi è fatto con Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La Tenuta Tignanello si trova nel cuore del Chianti Classico, tra le valli della Greve e del Pesa e si estende per 319 ettari, con 129 ettari vitati. Dagli omonimi vigneti si producono il Solaia e Tignanello, definiti dagli esperti “i vini più influenti della storia vitivinicola italiana”. La prima volte venne vinificato nel 1970 e fu chiamato Tignanello nel 1971. Nel 1975 furono eliminate totalmente le uve bianche e dal 1982 la sua composizione è rimasta invariata. Viene prodotto solo nelle annate migliori: non esistono, infatti,le annate '72, '73, '74, '76, '84, '92 e 2002. 

LA VERTICALE

2015
Intenso e scuro al naso, sia nella parte floreale che in quella fruttata. Note di cicolloato e liquirizia completano il quadro. Il sorso è dotato di vivacità, concentrazione, tannini di grande qualità e ottima lunghezza. Si tratta di un vino giovanissimo, che andrà lontano nel tempo, ma che nello stesso tempo, lascia già intravedere una perfetta armonia.

2013
Viene da un'annata più difficile e meno regolare del 2015, con una maggiore piovosità rispetto alla media. Al naso sono evidenti i profumi tendenzialmente vegetali dati dal Cabernet Sauvignon che sovrastano le note di amarena matura. In bocca è più nello, meno strutturato, ma bene equilibrato. Solo il grande lavoro fatto in cantina ha permesso di fare un buon vino in questo millesimo complicato.

2010
E' il vino che ha riscosso il maggior consenso tra quelli presenti nella batteria. Profondo e nitido all'olfatto, con profumi di piccoli frutti scuri, viola, note tostate e sentori speziati. Al palato è fresco, dinamico, solido nella parte tannica e molto lungo. Una versione da ricordare.

2009
La maggiore ricchezza e maturità al naso, ci fanno già capire che si tratta di un'annata più pronta. Il sorso è pieno, concentrato e persistente. E' il vino che si concede di più in questo momento regalandoci un piacere immediato. 

2007
E' il vino più elegante della batteria. I profumi sono simili alle altre annate, ma più fini e più garbati. Freschezza, buona armonia, qualità della componente tannica, progressione e lunghezza, fanno sì che ogni sorso regali grande piacevolezza.