Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vini e territori

La Slovenia è più vicina, tra paesaggi incantati, putizza e vini eccellenti

23 Febbraio 2018
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(Aljoša Ota, Tjaša Perhavec, Abramo Grasso, Suzana Pavlin, Patrizia Di Dio, Maja Slivnjak)

di Manuela Zanni

Se non siete mai stati in Slovenia, è arrivato il momento di farlo. Non solo per le straordinarie bellezze che questa terra riserva, ma anche perchè non era mai stato più facile raggiungerla.

Dal 2018, infatti, grazie al rinnovato impegno dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia, in collaborazione con il Gruppo Hit, leader nei settori dell’hôtellerie e dell’intrattenimento, la città di Lubiana e le Grotte di Postumia, saranno ancora più vicine alla Sicilia. L'idea è creare un “ponte culturale” tra Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018, e la Slovenia che promuove inediti itinerari turistici volti alla valorizzazione dei tesori storici e artistici del Paese. Ben 5 i siti Unesco: le Grotte di San Canziano con il canyon sotterraneo fluviale, la foresta vergine di Krokar con il Monte Nevoso Ždrocle, Idria e la miniera di mercurio, la palude di Lubiana legata all’antica civiltà palafitticola ed, infine, la “Passione”, rappresentazione storica che si tiene ogni 6 anni nel centro medievale di Škofja Loka e che coinvolge più di 900 membri della locale compagnia teatrale. “Abbiamo scelto Palermo per presentare le nostre eccellenze perché offre ottimi collegamenti con l’aeroporto di Trieste Ronchi dei Legionari, situato a pochi chilometri dal confine sloveno – ha spiegato Aljoša Ota, Direttore Ente Sloveno del Turismo in Italia – La nostra formula di accoglienza, orientata al turismo sostenibile, rende la Slovenia ricca di spunti per vacanze alternative 365 giorni l’anno, anche in località esterne ai circuiti tradizionali”.


(Le grotte di Postumia)

Tra le tante le iniziative previste per agevolare i flussi turistici dalla Sicilia, un transfer gratuito per l’aeroporto di Palermo finanziato dal Gruppo Hit in collaborazione con l’Ente Sloveno per il Turismo in Italia. Il servizio sarà operativo da giovedì 1 marzo 2018 fino al 31 dicembre 2018 con opzione di estensione nel 2019, e sarà riservato ai turisti siciliani che acquisteranno i pacchetti vacanze di Propaganda Viaggi, agenzia palermitana specializzata in proposte legate alla Slovenia e infopoint del Gruppo Hit in Sicilia. Questa catena alberghiera vanta strutture in tutta la Slovenia che integrano hotel e casinò: da Nova Gorica, frizzante e cosmopolita, a Kranjska Gora, nota stazione sciistica che ospita ogni anno le gare della Coppa del Mondo di sci e di salto con gli sci, da Maribor, nel cuore dei distretti vinicoli della Stiria, a Rogaška Slatina, centro termale tra i più antichi e importanti dell’intero Paese. Merita ulteriore menzione Lubiana che, dopo essere stata insignita del titolo di Capitale Verde d’Europa nel 2016, prosegue l’impegno nello sviluppo sostenibile con un trenino elettrico Urban, dotato di pannelli fotovoltaici, che da maggio, oltre a servire da mezzo di trasporto pubblico, permetterà ai turisti di muoversi tra le zone più importanti della città. Dal Municipio al Castello, dalle sponde della Ljubljanica alla Slovenska Cesta. Ultime, non certo per importanza, le grotte di Postumia, un autentico capolavoro poco distante dal confine italiano. Quest’anno si festeggiano i 200 anni dalla scoperta, avvenuta nel 1818 ad opera di Luka Čeč, delle caverne più interessanti e suggestive al mondo. Uniche, oltre che per la bellezza, perchè visitabili a bordo di un treno accessibile anche ai disabili che attraversa un percorso sotterraneo di straordinaria bellezza. Le gallerie si snodano per 5 chilometri tra stalattiti, caverne e altri capolavori creati dall’acqua nel corso dei secoli. Le grotte sono anche l'habitat naturale del proteo, un anfibio noto per la sua longevità, fino a 100 anni, e per la sua capacità di adattamento e autorigenerazione, in quanto, può vivere fino a 10 anni senza nutrirsi.


(Proteo)

La Slovenia è anche terra ricca di sapori di “diversità”. La gastronomia slovena, infatti, è  indissolubilmente legata alle caratteristiche naturali delle regioni da cui deriva e dai  prodotti locali provenienti dai pittoreschi mercati rionali che sono anch'essi ambita meta turistica. Formaggi, salumi, carni fresche e insaccati, olio e miele mutano dalle Alpi alla costa adriatica, dal Carso alla Pianura Pannonica dando origine a quasi 200 piatti caratteristici accomunati dall'essere preparati con ingredienti locali. Tra tutti la “putizza” occupa il primo posto tra i dolci della tradizione. Si tratta di un impasto lievitato, steso e arrotolato, che viene farcito con diversi ripieni, più di 80, anche se il classico prevede noci, miele e cannella. Non meno degni di nota i vini. Sono tre le regioni vinicole della Slovenia che spesso ricevono riconoscimenti di livello internazionale per i vini prodotti. La regione vinicola del Litorale (Primorska) è caratterizzata dal  terrano, la Bassa valle del fiume Sava (Posavje) dallo cviček, mentre la regione del Bacino del fiume Drava (Podravje)  dai vini varietali bianchi come il riesling renano e il traminer. Le regioni vinicole sono suddivise in 14 distretti vinicoli e ogni regione ha una “strada del vino” che racconta la tradizione viticola slovena e le peculiarità locali. A causa delle differenze di luogo, clima e metodi di invecchiamento, ciascuna regione vinicola ha la propria selezione di varietà. I vigneti sloveni sono situati proprio al centro della fascia viticola europea, la stessa dove si trovano i vigneti della Borgogna. La perfetta combinazione tra clima e  suolo rendono la Slovenia una terra adatta a diversi vitigni di cui esistono ben 52 varietà. Tra le curiosità, non poteva sfuggirci, un vino sloveno da dessert, un refosco al tartufo bianco prodotto dalla Cantina Palmieri in una prestigiosa bottiglia con diamanti incastonati il cui valore è di circa mezzo milione di euro.  Il vino appartiene ad una serie prestigiosa di vini da dessert, arricchiti da miele, vaniglia e tartufo bianco ed è disponibile anche a prezzi più accessibili. Da provare, potendoselo permettere, in abbinamento ad una fetta di putizza.