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Vini e territori

50 anni di Soave tra storia, territorio e unità geografiche aggiuntive

30 Maggio 2018
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di Federico Latteri, Soave (Vr)

Non solo degustazioni a Soave Preview 2018, ma una rassegna completa sui vari aspetti che contraddistinguono questo famoso bianco veronese, espressione di un territorio unico fatto di paesaggi, natura, storia e tradizioni. 

Il Direttore del Consorzio Vini Soave Aldo Lorenzoni e il Presidente Sandro Gini hanno fatto un eccellente lavoro, riuscendo a comunicare il mondo del Soave, un insieme di complesse sensazioni che, partendo dal vino, ci fanno compiere un viaggio indimenticabile. Ciò che si è voluto fortemente evidenziare e trasmettere sono i tre elementi distintivi che caratterizzano ogni denominazione importante: identità geografica, identità geologica e identità ampelografica. 

Tra i convegni, interessante quello dal titolo “Le virtù del Soave – Dal primo paesaggio rurale di interesse storico alla candidatura Giahs-Fao”.Al convegno hanno partecipato Luigi Polizzi del Ministero dell’Agricoltura, Viviana Ferrario dell’Università Iuav di Venezia, Endo Hioshihide e Mauro Agnolotti, rispettivamente Coordinatore e Presidente del Comitato Scientifico del programma Fao sui Sistemi Agricoli del Patrimonio Mondiale. Il Soave, già riconosciuto per primo come paesaggio rurale di interesse storico dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, oggi si candida ad essere inserito nel programma Giahs (Globally Important Agricoltural Heritage System) della Fao, un progetto che ha come obiettivo l’individuazione a livello mondiale  di alcuni paesaggi particolarmente ricchi in biodiversità che derivano dal co-adattamento di una comunità antropica con l’ambiente.


Mauro Agnolotti ha spiegato che si tratta di una conservazione dinamica poiché le tecniche gestionali di tipo tradizionale vengono utilizzate per garantire uno sviluppo sostenibile della zona con vantaggi per la popolazione locale. Il modo in cui viene fatto un prodotto ne determina la qualità, quindi l’inserimento del Soave nel Giahs-Fao potrà stimolare una sua maggior conoscenza sia da parte del consumatore che da parte degli enti pubblici, il cui sostegno è importante per i produttori che, usando metodi particolari, avranno costi più alti. 

Tra le degustazioni, vi raccontiamo quella dal titolo “Soave evoluzione: il clima, il luogo, il vitigno, il tempo”. E' stata condotta da Alessandro Torcoli di Civiltà del Bere e da Chiara Mattiello del Consorzio Vini Soave. Ha introdotto l’incontro l’agronomo Ermanno Murari che ha spiegato le caratteristiche dell’uva Garganega e le sue varie espressioni in rapporto ai diversi cloni, ai suoli, ai metodi di coltivazione, alle esposizioni e al clima. Particolare attenzione viene data in questi ultimi anni all’aumento delle temperature medie che influenza la fotosintesi, l’equilibrio del ciclo maturativo e riduce il contenuto aromatico delle uve poiché molecole come i terpeni tendono a degradarsi al di sopra dei trenta gradi. Per questo motivo si sta rivalutando sempre di più il sistema di allevamento a pergola veronese che fa sì che, rispetto al guyot, un numero minore di grappoli sia esposto al sole ed inoltre le uve si trovino più lontane dal terreno che trasmette un’ulteriore quota di calore.


Sono stati degustati 12 vini provenienti da diverse Unità Geografiche Aggiuntive (Uga), i Cru del Soave. Avere individuato 33 aree con connotazioni particolari, diverse tra di loro per tipologia di terreno, altimetrie e esposizioni, caratterizza ancor di più questo territorio che, come tutte le importanti zone vinicole del mondo, riesce ad esprimere al suo interno grande varietà poiché marca in maniera netta i vini che da esso provengono. Sono state evidenziate le differenze tra le etichette provenienti da vigneti situati sui diversi suoli, quelli di natura vulcanica e quelli di natura calcarea, ma anche le caratteristiche date dalla geomorfologia delle varie UGA. E’ emersa una realtà variegata, ancora ricca di aspetti da scoprire e sviluppare. Di seguito l’elenco dei vini degustati con le relative Uga tra parentesi:

  • Soave Doc Classico Brognoligo 2016 – Pasqua (Brognoligo)
  • Soave Superiore Docg Classico Vigneto di Castellaro 2015 – Cantina di Monteforte (Castellaro)
  • Soave Doc Classico Sengialta 2015 – Balestri Valda (Sengialta) 
  • Soave Doc Classico Pigno 2014 – Corte Mainente (Pigno) 
  • Soave Doc Classico Vigneti di Foscarino 2014 – Inama (Foscarino)
  • Soave Superiore Docg Classico Castelcerino 2013 – Cantina di Soave (Castelcerino)
  • Soave Doc Classico Monte Tenda 2013 – Giannitessari (Tenda)
  • Soave Doc Classico La Froscà 2012 – Gini (Froscà)
  • Soave Doc Classico Monte Zoppega 2011 – Nardello (Zoppega)
  • Soave Doc Classico Monte Carbonare 2011 – Suavia (Carbonare)
  • Soave Doc Classico Pressioni 2011 – Cantina del Castello (Pressioni)
  • Soave Doc Classico 2004 – Coffele (Castelcerino)

(Continua…)