Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vini e territori

Alle Falde del Kilimangiaro scopre la Erice Doc

30 Agosto 2012
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Licia Colò

La nota trasmissione di Licia Colò, che accompagna gli spettatori alla scoperta di mete suggestive e itinerari fantastici, ha fatto tappa presso la Casa Vinicola Fazio per la realizzazione di un documentario di viaggio (Erice e Dintorni che andrà in onda alle porte della Primavera 2013) nei territori della Strada del Vino dell’Erice Doc, di cui Vincenzo Fazio è il Presidente.

Girato con lo scopo di promuovere il territorio trapanese e quello delle Egadi. Erice, San Vito Lo Capo, Scopello, la Riserva Naturale dello Zingaro (recentemente andata in fiamme), Cornino e il centro storico di Trapani, sono alcune delle tappe toccate dalla dinamica giornalista e dalla sua troupe.

La fine delle riprese è stata accompagnata dall’immancabile brindisi con una delle bottiglie più rappresentative della cantina di Vincenzo e Roberta Fazio: il Petali Moscato Bianco in purezza dal sapore pieno e armonico. “Davanti il nostro Vino Spumante . racconta orgoglioso Vincenzo Fazio .  Licia Colò, che  non sempre ama bere il vino, mi ha detto: è un vino che conquista anche me! In cantina stiamo effettuando nuove sperimentazioni per la produzione di un nuovo spumante, un progetto che è però ancora in fieri e che speriamo di presentare al prossimo Vinitaly. Crediamo, infatti, che la Sicilia sia una regione particolarmente vocata per la produzione del vino spumante”.     
 
Benjamin diceva che si viaggia per scoprire la propria geografia. Per poter raccontare i paesaggi naturali e il territorio come atmosfere dell’animo. Ecco allora cosa intende essere per il turista la Strada del Vino e dei Sapori Erice Doc: un modo originale di conoscere il vino ed i suoi territori attraverso una nuova psicogeografia personale fatta di sapori, di memoria e di emozioni da riscoprire in una delle terre rurali più interessanti d’Italia. Perché il vero viaggio di scoperta, hanno scritto, non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi. Occhi che guardano con rinnovata fiducia “questo nuovo strumento di promozione – continua Fazio – dello sviluppo del territorio siciliano che cerca di favorire e promuovere l’Eno – Turismo quale movimento inteso a valorizzare il proprio contesto culturale, ambientale, storico e sociale”.      

La Strada del Vino e dei Sapori Erice Doc nasce nel 2005. Che tipo di risorsa intende essere per il territorio?
“Dal punto di vista turistico è importantissimo creare un circuito di eccellenza dove i turisti possano scoprire il turismo enogastronomico alla scoperta delle cantine, ma anche degli oleifici. La Strada del Vino non è fatta, infatti, soltanto di cantine ma anche di agriturismi di eccellenza, resort di lusso e preziosi interpreti dell’artigianato locale. Si tratta quindi di un circuito turistico integrato che è pronto ad accogliere il turista che vuole conoscere con uno sguardo più profondo il nostro territorio per un’esperienza indimenticabile anche attraverso la partecipazione ai nostri laboratori sensoriali”.   

Quali sono le motivazioni che spingono i turisti italiani e stranieri a visitare una cantina?
“Prima di tutto li spinge la curiosità, la voglia di conoscere. L’enoturismo è un segmento in netta crescita nonostante la crisi. Sicuramente il vino è l’ambasciatore più importante delle nostre eccellenze. Il turista anche straniero che visita le cantine e scopre il processo di produzione del vino, comprende le caratteristiche del territorio da cui traggono origine i vini è un validissimo strumento di marketing e di sviluppo per le nostre cantine perché attiva un’ottima rete di comunicazione al suo ritorno a casa. Un passaparola da non sottovalutare”.   

In Italia esistono più di 150 Strade del Vino, ma non si trova  traccia di questi percorsi sui cartelli stradali. All’estero, invece, i percorsi enoturistici sono ben segnalati e attirano ben 27 milioni di visitatori. Cosa manca alla politica di marketing territoriale per cogliere davvero le enormi potenzialità di questo nuovo settore turistico?       
“ In Sicilia, ad esempio, manca la capacità di associarsi. Il turista spesso deve scoprire da solo i luoghi di produzione del vino e dei prodotti tipici locali proprio perché la segnaletica e la promozione di queste iniziative sono molto carenti. Su questo però l’Associazione che io rappresento sta lavorando molto in partner con la Federazione Regionale, per la costruzione di un Portale Regionale in cui si potranno scoprire gli itinerari di tutte le dodici Strade del vino in Sicilia. Stiamo poi pensando a delle up da scaricare gratuitamente attraverso Google. L’intento è quello di fornire al turista che sceglie i nostri percorsi, degli strumenti innovativi e avanzati in modo che possa arrivare in Sicilia sapendo già il percorso delle cantine da visitare indipendentemente dalla segnaletica stradale che i turisti considerano, forse, ormai un po’ obsoleta”.

Rosa Russo