Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 205 del 17/02/2011

IL CONSORZIO Largo ai giovani

17 Febbraio 2011
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IL CONSORZIO

Ecco la squadra di Italian Wine Philosophy, il cui debutto avverrà al Vinitaly. Sono tutti trentenni, produttori di varie regioni italiane, pronti a unirsi per garantire qualità e contrastare i grandi colossi

Largo ai giovani

Sono tutti trentenni, produttori di cantine medio piccole, e provengono da diverse regioni d’Italia i componenti della squadra di Italian Wine Philosophy.

Il Consorzio nato per promuovere la produzione di qualità italiana nei canali Horeca di tutto il mondo. Il debutto avverrà al Vinitaly e con uno stand a due piani che lascia presagire la grinta e la determinazione che sta dietro a questo progetto. In un periodo di crisi i giovani produttori hanno deciso di conquistarsi il proprio spazio secondo il motto “l’unione fa la forza”, come spiega Daniele Lizza, il coordinatore del consorzio e direttore commerciale della cantina D’Alessandro di Agrigento. “La selezione attuata dal consorzio è stata fatta su determinati criteri, su piccole medie aziende, una sola per regione, nessuna produttrice di più di 200.000 bottiglie, per garantire la buona qualità del prodotto. Una filosofia nata con l’ottica di contrastare i grandi colossi. Unendo le forze in modo non solo da conquistare più visibilità ma anche forza dal punto di vista commerciale”.
A presiedere il gruppo una donna, Flaminia Caldani della cantina Gelso della Valchetta, unica cantina nel comune di Roma, unico cru della Capitale. “La nostra volontà è anche quella di crescere – spiega la Caldani -. Siamo tutti ragazzi giovani, vogliamo portare avanti un’iniziativa che sintetizzi un giusto equilibrio, connubio tra qualità e prezzi. E lo faremo mettendoci la faccia. Curando personalmente i rapporti con i clienti. Oggi in questo periodo di crisi, è quello che si chiede alla cantina, il contatto con chi fa il vino, si vuole sapere chi sta dietro a quella bottiglia, che storia ha”. La strategia operativa del consorzio si articolerà in un calendario di eventi e degustazioni con i clienti e buyer, oltre che dei consueti appuntamenti fieristici internazionali. “Mettendo in comune le nostre risorse potremmo girare il mondo – ribadisce Lizza -. Il vantaggio sta anche nel mettere in comune i nostri contatti. Il lavoro lo concentreremo principalmente all’estero”.
Oltre a penetrare i mercati Usa e Germania l’intenzione è quella di approdare a quelli nuovi quali Corea, Brasile, Svizzera ed Europa dell’Est. Progetto ambizioso che li vede ben equipaggiati di un ricco portfolio. In tutto 50 etichette tra cui cinque Docg e otto Doc: dal Nobile di Montepulciano al Morellino di Scansano, dal Montepulciano d’Abruzzo al Moscato d’Asti, al Pignolo, vitigno autoctono con solo 70 ettari lavorati in tutta Italia, per citare alcune delle eccellenze enologiche della Italian Wine Philosophy. La formazione comprende per il momento otto cantine, piccole perle del panorama vitivinicolo contemporaneo. Dal Friuli la cantina Sant’Elena di Gradisca d’Isonzo, dal Piemonte Massimiliano Vivalda di Nizza Monferrato, due dalla Toscana, Azienda Agricola Nottola di Montepulciano e Quercia dell’Aquilaia di Scansano, dal Lazio Gelso della Valchetta, dalla Sicilia d’Alessandro di Agrigento.

Manuela Laiacona