Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 77 del 04/09/2008

LA CURIOSITÀ Piatti d’autore

03 Settembre 2008
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    LA CURIOSITÀ

ceramica_caleca_160.jpgA Patti, Rossana Caleca porta avanti la storica azienda di famiglia. Da 250 anni contenitori di ceramica esportati da Tunisi a New York

Piatti d’autore

A Patti, centro di riviera situato nel comprensorio dei Nebrodi, nel Messinese, si estrae da epoca immemorabile la creta per realizzare terracotte, terraglie e ceramiche, e ancora adesso dai giacimenti di argilla di Gioiosa e Montagnareale.

Le montagne d’argilla, silice in natura, hanno guidato dall’antichità la danza del tornio che ha movimentato l’arte dei vasai siciliani. A Patti, la famiglia Caleca, intraprendente da 250 anni, rinnova l’arte della ceramica creando oggetti esportati in tutto il mondo per la loro originalità.
Nello stabilimento gran parte delle lavoratrici sono donne. L’industria della ceramica di Rossana Giacalone Caleca, general manager della Caleca Italia, rappresenta oggi un’antica tradizione che collegava Patti con Tunisi. I viaggiatori arabi, infatti, raggiungevano al tempo di Umberto Caleca, fondatore dell’azienda e padre di Giuseppe, la cittadina di Patti indossando la jallaba e seguivano dalle prime fasi la produzione fino a ripartire con bastimenti carichi di ceramiche. Soprattutto couscousere che, ancora adesso, si producono con forme e colori quanto più fedeli ad uno stile che Caleca professa come un testamento da riproporre. Ma anche semplici pentole. Infatti Patti Marina era nel '700 centro fiorente per la produzione di vasellame di terracotta, talmente pregiato da far scrivere allo studioso Meli i famosi versi “divi essiri di Patti la pignata pi fari la minestra sapurita”.
rossana_caleca77.jpgLa produzione di stoviglie di terracotta, esportazione Caleca, viaggiava attraverso per il mondo dall’Africa a New York, per poggiarsi anche sulle tavole di qualche italiano d’America. L'attività della fabbrica, che occupava i “pignatari” ebbe un continuo sviluppo nel 1940 quando la ceramica cominciò a decadere a causa della produzione di stoviglie di alluminio. Nessuna paura per la produzione Caleca; con passione e determinata coscienza produttiva traguardava le oscillazioni del mercato, inventando idee sempre più legate al concetto di amore per la tavola. Oggetti di gusto, ceramica elegante e sobria che arreda oggi le case più rappresentate nelle riviste patinate.
A Vulcano, in un residence, alcuni saimmere di Caleca conservano il gelato dentro il frigorifero e a detta di chi l’ha mangiato è più fresco. Anche i taglieri per sminuzzare cipolla e verdure realizzati in ceramica risultano particolarmente facili a pulire, igienici e belli.
Così nasce a Patti un museo dei piatti d’arte che Rossana Caleca ha fatto realizzare ad artisti famosi ora Cristoph Gerling o Nicola Salvatore nella sua cattedra di pittura, l’aula numero otto, conosciuta come la trattoria di Brera, dove Gualtiero Marchesi cucina con gli studenti mentre disegnano un pollo in foglia d’oro. Rossana Caleca, avvocato di professione, ora imprenditrice, ha percorso l’esegesi dell’argilla e della cottura negli alti forni, per ricoprire oggi l’incarico di presidente dell’Aidda, delegazione siciliana delle imprenditrici siciliane e promuovere il lavoro come una piattaforma di rilancio per le nuove generazioni dei maestri vasai. Un’arte ecosostenibile, tutto questo con la semplicità di una terracotta espressione d'arte della storia dell'uomo da oltre 35.000 anni.

Gianfranca Cacciatore