Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 68 del 03/07/2008

LA CURIOSITÀ La ricetta del boss

02 Luglio 2008
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    LA CURIOSITÀ

verza68hp.jpgIn uno dei “pizzini” di Salvatore Lo Piccolo, arrestato in provincia di Palermo, è stato trovato il procedimento delle tagliatelle con la verza. Qualcuno l’ha provato, sembra sia un piatto buono

La ricetta
del boss

Altro che cicoria bollita e ricotta, le pietanze di cui si cibava un capo mafia del calibro di Bernardo Provenzano. Il boss questa volta ha un palato più raffinato.


ricetta_pizzino3.gifE così tra i tanti «pizzini», i famosi messaggini di carta con cui comunicano i mafiosi per paura di essere intercettati ce n’è uno che non contiene strategie della cosca o richieste di pizzo, ma più semplicemente una ricetta culinaria. Un primo, tagliatelle con la verza o cavolo cappuccio, recita il foglietto di carta. Che già l’uso della verza, ortaggio non proprio diffuso sulle tavole dei siciliani, potrebbe aprire un dibattito. E farci scoprire che non tutti i mafiosi latitanti, rinunciano alla buona tavola. La ricetta che, come potete leggere nel riquadro, prevede l’uso della salsiccia, è di facile realizzazione. Il testo riporta gli ingredienti e le modalità di preparazione ed è scritto come se fosse una sorta di sonetto. Non sfuggono i due errori: la salsiccia «sbricciolata» e il parmiggiano con due «g».
Il «pizzino» è stato recuperato nel covo del boss Salvatore Lo Piccolo a Giardinello, piccolo centro a poca distanza da Palermo, in direzione di Trapani. Lì i poliziotti hanno trovato centinaia e centinaia di «pizzini». Quello con la ricetta è finito nell’ampia documentazione legata all’arresto di Lo Piccolo avvenuta lo scorso novembre. Chiaro che la ricetta non aiuta le indagini sulla mafia ma semmai può contribuire a tracciare meglio la personalità di Lo Piccolo e dei suoi amici. Un boss che non disdegnava cucinare e che amerebbe la buona tavola. Un profilo diverso da chi invece mangiava pecora bollita (cottura lunghissima, piatto ancora oggi radicato nel Trapanese) e carne alla griglia durante i summit di Cosa nostra. Ma la curiosità è anche un’altra: si dice che qualcuno tra i magistrati che ha letto il «pizzino» la ricetta della pasta con la verza l’ha pure provata in una cena con amici. E ne parla bene, come di un piatto semplice e succulento.

C. d. G.