Torino-Parigi. E' l'asse da cui parte il progetto che vuole promuovere i vigneti urbani d'Europa come beni culturali da valorizzare.
La collina vitata dove risiede Villa della Regina che domina sulla capitale sabauda (Patrimonio Unesco, edificata dal Cardinal Maurizio di Savoja nel 1600 e che ha esordito con la prima vendemmia nel 2008) e Clos della Confrerie de Montmartre, vicino al Sacre Coeur, piccole realtà da poche bottiglie l'anno, saranno le capofila di una rete virtuosa che già chiama in appello il Grinzing di Vienna. Una unione che avrà anche un risvolto sociale e benefico. Al centro del progetto che porterà avanti Villa della Regina vi sono anche opere ed iniziative, sul modello del Comite des Fetes, associazione che gestisce il il vino di Clos Montmartre, come quelle sostenute dalla Fondazione Marco Berry onlus per la realizzazione di un ospedale per bambini in Somalia, dove manca l'attrezzatura per la sala operatoria e il pronto soccorso. I fondi ricavati dalla vendita delle etichette Vigna della Regina firmate dall'Azienda Vitivinicola Balbiano che ha in affidamento al gestione dei vigneti, andranno anche al restauro del padiglione dei Solenghi, dove risiedeva l'omonima Accademia che accoglieva itnellettuali, letterati, filosofi, costruzione a due piani a pagoda, isolato dal corpo principale della Villa.