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Il prodotto

Quel bianco aromatico nato sulla roccia a strapiombo sul mare

15 Marzo 2013
learbe learbe

 

Nasce in un angolo di terra a strapiombo sul mare, da un vigneto abbarbicato sulla roccia alla mercé dei venti e della salsedine.

Estremo, così potremmo definirlo l’ultimo nato in casa Ceuso, la cantina di Alcamo condotta dai fratelli Melia. Uno zibibbo secco dal territorio di Scopello, località turistica e naturalistica tra le più suggestive della provincia di Trapani. Travolgente, minerale, questo vino ci dice di una scommessa vinta. E proprio il nome che porta in etichetta, Le Arbe, una traslitterazione dall’arabo della parola roccia, spiega quanto la lungimiranza, lo spingersi dove altri non hanno voluto vedere, alla fine ripaghi. Il merito dell’intuito va a Vincenzo Melia che subito, al primo sopralluogo in quel fazzoletto “di confine”, ai margini della terra ferma, era il 2004, ne comprende tutte le potenzialità, se ne innamora, e senza aspettare tempo mette subito in cantiere il progetto.

Le Arbe parla di Mediterraneo, anzi, ce lo racconta subito con i suoi riflessi giallo dorati e vivaci. Sorprende il suo profumo delicato, molto fine. Non si presenta in modo invasivo, all’olfatto sembra annunciare dolcezza al palato. Invece niente di tutto ciò. Al gusto emerge subito la nota minerale, il suo carattere distintivo. E’ travolgente, di grande potenza aromatica, proprio come le brezze marine che soffiano sulle vigne. Il suo equilibrio in bocca è più che sorprendente, la freschezza e l'acidità lo rendono piacevolissimo e gli conferiscono una facile beva, bilanciando l'alcolicità. È un vino generoso che ci invita però ad aspettare, perché la sua anima ce la concederà a poco a poco, negli anni. Ma da questo primo assaggio lo troviamo pronto a descrive perfettamente il luogo d’origine. Insomma, la sensazione che lascia Le Arbe è quella di trovarsi dinnanzi a qualcosa di nuovo e di estremamente tipico.

Lo ribadisce anche la sua veste grafica, curata e raffinata, realizzata da Guido Serio, grafico che cura l'immagine dell'azienda e partner del progetto, proprietario del vigneto. Il logo è stato realizzato da Steven Noble, ideatore di altri loghi importanti, come quello dell'American Express. Non lascia dubbi, le intenzioni di questo Zibibbo, e sembra avere le carte per farlo, sono quelle di distinguersi nel mercato. Ha un ottimo rapporto qualità prezzo, 14 euro, e ne verranno prodotte poco più di 3.000 bottiglie. La presentazione ufficiale è prevista per il prossimo 21 aprile presso le Cantine Ceuso. Un nuovo fiore all' occhiello per l'azienda di Alcamo apprezzata da Robert Parker, il quale, proprio da poco ha dato 92 punti al Ceuso 2008, blend di Nero d'Avola, Cabernet Sauvignon e Merlot e 90 al Fastaia 2010, blend i Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot. Riconoscimento importante per la squadra Melia che oggi produce circa 120 mila bottiglie, cui adesso si aggiunge questo nuovo ambasciatore di Sicilia. “Le Arbe – dice il produttore – rappresenta per noi una sfida commerciale non indifferente, ma la cosa più importante è che questo, come tutte le altre nostre referenze, è un altro esempio della nostra filosofia: territorio e longevità”.

Maria Antonietta Pioppo
 

Azienda Agricola Ceuso 
c/da Vivignato
91013 Calatafimi Segesta (TP)
www.ceuso.it