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La guida

Guida ai Vini di Sicilia 2013: ecco i super premi

17 Dicembre 2012
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Guida ai vini di Sicilia 2013, i dieci super premi.

Ecco le motivazioni del riconoscimento speciale, dato in occasione della presentazione della guida, ai migliori vini e ai personaggi del mondo del vino siciliano protagonisti di questa sesta edizione, ovvero a chi, grazie a sapienza e determinazione è diventato una risorsa importante anche per il territorio di riferimento.

Miglior spumante
Ottimo perlage. A naso il bouquet é fragrante e complesso ma ben definito dai fiori di sambuco e zagara, dalle erbe mediterranee, per finire ai datteri e fichi secchi. In bocca è piacevolmente fresco e persistente e propone amabili note minerali ed agrumate. Un esperimento riuscito, la sintesi di un territorio che non finisce di stupire. Vince il super premio come miglior spumante Terza Via Metodo Classico 2009 dell'azienda Terzavia

Miglior bianco
Profilo da red carpet per questo vino, preciso, avvincente, e fragrante. Naso ben definito dalle note balsamiche e dalla frutta a polpa gialla come pesca e albicocca, sentori che si riconfermano anche al palato, dove si esprime in tutta la sua particolare freschezza con elegante equilibrio. Vince il super premio come miglior bianco Egisto 2011 dell'azienda Orestiadi

Miglior rosato
Nero d'Avola vinificato in bianco, al naso sprigiona profumi di rosa, fragola e ciliegia. Al palato presenta una bella freschezza mediata dall'acidità con sentori di frutta appena raccolta che gli conferiscono un valore aggiunto fatto di persistenza e piacevolezza. Vince il super premio come miglior rosato. Fiore di Nero 2011 dell'azienda Lombardo

Miglior rosso
Questo vino è un distillato di bevibilità, eleganza, leggerezza, frutto, armonia e territorio. La performance organolettica e la riconoscibilità territoriale, unite al giusto prezzo, lo proiettano oltre le cinque stelle. Vince il super premio come miglior rosso il Docg Cerasuolo di Vittoria 2011 dell'azienda Planeta

Miglior vino dolce
Con il suo giallo brillante dorato è un’esplosione di piacevoli sensazioni olfattive che vanno dalla confettura di pesca al miele, passando per teneri agrumi canditi. In bocca non stanca ed è lunghissimo senza mai perdere armonia, lasciando spazio a note di albicocca e datteri. Vince il super premio come miglior vino dolce Ben Ryé 2010 dell'azienda Donnafugata

Miglior vino nel rapporto qualità-prezzo
Naso di ciliegie, more e di grande piacevolezza al palato: spezie, leggera
tostatura, morbidissimo e di lunga dimora in bocca. Per una bottiglia bastano sette euro in enoteca. E di questi tempi. Vince il super premio come miglior vino nel rapporto qualità-prezzo il Syrah 2011 della cantina Ajello.

Migliore azienda emergente
Sicilia sud-orientale. Passi graduali ma determinati. Qualità crescente. Interpretazione del territorio sempre più azzeccata. Grinta, quanto basta. E quest'anno ben due vini a cinque stelle, nel segno della continuità. E siamo certi che altri traguardi sono a portata di mano. Vince il super premio come miglior azienda emergente Terre di Giurfo, Vittoria. 

Miglior enologo
In punta di piedi. Per rispettare un territorio che ormai è espressione di grandi vini. Immaginiamo il suo lavoro come quello di un pittore attento a dosare i colpi di pennello. E il quadro che viene fuori è armonia, eleganza, equilibrio, ritorno alla terra. Tutto qui. E più che sufficiente. Vince il premio come miglior enologo. Emiliano Falsini.

Miglior rapporto cantina-territorio
Ancora una volta tocca ad un'isola minore vincere queste riconoscimento. Dove tutto è più difficile ma nello stesso tempo più naturale.  L'azienda è un piccolo gioiello di equilibrio naturale in un luogo ricco di verde e dalla bellezza mozzafiato. Vince il super premio come cantina dal miglior rapporto cantina-territorio Salvatore D'Amico a Leni, Salina.  

Miglior viticoltore
Possiamo giurare che è la persona presente in questa sala che viene da più lontano. Da un altro continente poco avvezzo a tagliare rami e raccogliere uva. Eppure  usa forbici e zappa meglio di tanti altri. Bravo è dire poco. E poi volontà di acciaio e curiosità infinita. Tanto da diventare una risorsa per un territorio e un'azienda. Ed anche un esempio felicissimo di integrazione. Vince il super premio come miglior viticoltore. Bouabid El Hadnaoui, azienda Fenech