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Taormina Gourmet 2015

Il Barolo di Beppe Rinaldi, senza se e senza ma: “Non seguo nessuna moda”

26 Ottobre 2015
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(Gianni Fabrizio e Beppe Rinaldi – Ph Vincenzo Ganci)

di Federico Latteri

Un grande evento. Solo così si può definire una degustazione in cui Beppe Rinaldi “Citrico” racconta i suoi vini, la sua storia, le Langhe. Accanto a lui Gianni Fabrizio, uno dei curatori della guida del Gambero Rosso. 

Figura di grande personalità, cultura ed estrema onestà intellettuale, Beppe può essere considerato oggi uno dei custodi della tradizione e dell’essenza di Barolo e delle Langhe. Sono sempre affascinanti i suoi racconti e le sue interviste da cui traspare prima di tutto un profondo rispetto per la natura, per il territorio in cui lavora, per quello che la gente ha saputo fare con il Nebbiolo nella sua Docg. Si rimane incantati ad ascoltarlo, non solo parole, ma anche espressività con sguardi, gesti. Ci regala sempre concetti profondi che vanno al di là del mondo del vino. Non accetta mai compromessi, il suo vino non segue nessuna moda, è semplicemente ciò che un Barolo dovrebbe essere, al di là del tempo e delle tendenze.

Con lui lavora la figlia Marta che garantirà la continuità della tradizione. I vigneti da cui proviene il Nebbiolo si trovano in quattro diversi importanti cru del comune di Barolo : Cannubi (frazione San Lorenzo), Brunate, Le Coste e Ravera. La scelta di Beppe è quella di fare due vini, il Barolo Brunate-Le Coste e il Barolo Cannubi San Lorenzo-Ravera, combinando due diversi cru per far si che le loro caratteristiche si completino a vicenda dando così equilibrio e armonia. Tutto viene fatto in maniera tradizionale, la coltivazione rispettando al massimo la natura, la vinificazione con lunghe macerazioni e l’affinamento con uso di legno grande. Vengono prodotti anche altri vini tipici delle Langhe, Dolcetto e Barbera d’Alba, Freisa, Nebbiolo ed un vino rosso aromatico da uve Ruchè.
 
Di seguito la lista dei vini con alcune note di degustazione:

  • Langhe Nebbiolo 2013 : ne vengono pr odotte 4500 – 5000 bottiglie. Le uve vengono dai vigneti di Barolo e fanno macerazione ed affinamento in legno più breve. Naso di fiori secchi e frutta. Sorso elegante, grande freschezza, tannini ben presenti . Decisamente un piccolo Barolo.
  • Barolo Brunate-Le Coste 2009 : Colore luminoso. Vino molto giovane con profumi complessi ed eleganti di frutta con note floreali. Bocca incisiva, piena, tannini robusti ma non invadenti. Grande futuro.
  • Barolo Cannubi San Lorenzo-Ravera 2007 : nonostante l’annata calda il naso non perde il suo equilibrio. Bocca fresca, elegante, appagante. Sono presenti note di maggiore complessità. Frutto ancora assolutamente integro. Arriverà lontano.
  • Barolo Cannubi San Lorenzo-Ravera 1997 : più evoluto delle altre annate, ma sempre giovane se si considerano i 18 anni di età. Naso affascinante con nuances di fiori appassiti. Al palato frutta più matura e note tostate, un po’ di cuoio, ma niente che faccia intravedere l’età del vino. Non manca la freschezza. Tutti grandi vini con promesse di una splendida evoluzione.

ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE