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Taormina Gourmet 2021

Il viaggio nel tempo con il Greco di Tufo a TG2021: che sorprese la 2015 e la 2008

24 Ottobre 2021
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di Manuela Zanni, Taormina

Il Greco di Tufo è un vino nobile derivante da un vitigno antico, di origine greca, importato in Campania e coltivato nella zona di Napoli prima e in quella di Avellino poi, nei pressi di quel nucleo che divenne la città di Tufo.

Proprio a questo nobile vitigno è stata dedicata la grande degustazione a Taormina Gourmet 2021 finalizzata a conoscerne meglio le caratteristiche di uno dei vitigni che fanno grande il Sud Italia del vino. Il terreno argilloso calcareo e ricco di componenti minerali, le importanti pendenze delle colline della zona e le intrinseche peculiarità dell’uva stessa, allevata con una bassissima resa per ettaro, sono gli ingredienti di questo vino che rappresenta un’interpretazione liquida profumata del territorio caratterizzata da una straordinaria mineralità che ben si presta anche ad importanti evoluzioni nel tempo. L’area in cui è allevato è la più piccola, in rapporto all’estensione del territorio, tra le denominazioni irpine, nonché connotata da caratteristiche eterogenee che ne fanno uno dei vitigni autoctoni a bacca bianca principe della zona. Personalità e buon corpo, freschezza e bouquet ricco e intenso sono i tratti salienti che caratterizzano questo vero purosangue campano. E’ stata una cavalcata nel tempo e nello spazio del territorio irpino quella proposta durante la degustazione a Taormina Gourmet alla scoperta di vini sempre più ricchi di fascino. A condurre la degustazione (in lingua inglese) il Master of Wine Christophe Heynen assieme a Stefano Di Marzo, presidente del Consorzio Vini d’Irpinia insieme a Fosca Tortorelli, giornalista di Cronache di Gusto. La masterclass è organizzata dall’associazione Bica e dal nostro giornale in collaborazione con il Consorzio Vini d’Irpinia. Queste le 14 etichette, di cinque annate diverse, degustate:

Greco di Tufo annata 2020 delle seguenti aziende:

Cantine Tizzano
Naso sulfureo con cenni salmastri e di erbe meniterranee. Sorso minerale, pulito, fresco.

Nativ
Al naso erbe e fiori bianchi. Sorso sapido, lungo e persistente

I Capitani
Naso floreale con note di frutta a polpa bianca come pera Williams e mela Smith. In bocca torna il frutto con un sorso fresco e sapido che chiude con una spiccata mineralità.

Nardone
All’olfazione offre un bouquet di fiori bianchi e frutta a polpa bianca. In bocca il sorso è fresco e sapido e impregna il palato con note mineralità che gli donano persistenza.

Le Ormere
Naso salmastro con cenni di erbe mediterranee. Bocca dal sorso pulito, verticale e lungo.

Greco di Tufo annata 2019 delle seguenti aziende

Cantina dei Monaci
Naso di erbe mediterranee con cenni salmastri. Sorso pieno e pulito che resta a lungo impresso al palato grazie ad una spiccata mineralità.

Villa Matilde
Al naso spiccano profumi di ginestra e fiori di campo. In bocca il sorso è sapido con cenni salmastri che regalano una buona persistenza.

Le Molare
Bell’olfatto di fiori di campo ed erbe mediterranee che si ritrovano in un sorso fresco, verticale e pulito. In bocca il sorso riempie il palato e lo permea con una spiccata mineralità che gli regala persistenza.

Le Masciare
Naso e bocca coincidono in un perfetto match gusto-olfattivo che consente una perfetta corrispondenza tra le note fresche di erbe mediterranee e fiori di campo e la spiccata mineralità che dona al sorso una spiccata mineralità.

Cantina San Paolo/Claudio Quarta
Naso sulfureo con cenni salmastri che si ritrovano in un sorso minerale e sapido a lungo presente a livello palatale.

Greco di Tufo annata 2018 delle seguenti aziende

Bambinuto
Naso generoso di erbe mediterranee e fiori di campo. Bocca dal sorso pieno, fresco e pulito caratterizzato da una spiccata mineralità e sapidità che gli donano un finale dalla lunga persistenza.

Cantine Di Marzo
All’olfatto mostra cenni di erbe aromatiche e fiori bianchi che si ritrovano in un sorso fresco e pieno che riempie il palato e vi resta impresso a lungo.

Greco di Tufo annata 2015

Feudi di San Gregorio
Un naso fresco di erbe mediterranee e sbuffi sulfurei fa da contraltare ad un sorso vivace e vivido sorretto da una spiccata mineralità che prova la vocazione alla longevità di questo vitigno.

Greco di Tufo annata 2008

Di Meo
13 anni e non sentirli. Questo vino è la prova che il vitigno principe campano ha una spiccata vocazione alla longevità e che, come in questo caso, con il tempo riesce a dare il meglio di sé. Lo dimostra il naso ancora fresco e il sorso sapido e minerale che si lascia a lungo ricordare al palato.

LA GALLERY (ph Vincenzo Ganci)