Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La manifestazione

Tutto (ma proprio tutto) sulla Milano Food Week

02 Maggio 2019
Davide_Oldani_Federico_Gordini_e_Carlo_Cracco Davide_Oldani_Federico_Gordini_e_Carlo_Cracco

Da oggi e fino all'8 maggio decine di eventi nel capoluogo lombardo


(Davide Oldani, Federico Gordini e Carlo Cracco)

di Michele Pizzillo, Milano

Il decimo appuntamento di Milano Food Week è ancora più “esplosivo” del passato. Tant’è vero che dal 2 all’8 maggio, il format creato e tutt’ora animato da Federico Gordini, da un’ulteriore accelerata alla Milano capitale mondiale del gusto. 

C’è da perdersi nel ricchissimo calendario degli eventi che Gordini ha programmato per la settimana della gastronomia, con il coinvolgimento di 40 chef in Storycooking, 4 cucine allestite in città, 10 tematiche per raccontare come è cambiata la gastronomia nell’ultimo decennio e molti incontri aperti al pubblico per vivere questa settimana dedicata al cibo attraverso la viva voce dei protagonisti e non solo. Insomma, il food come un racconto collettivo  che toccherà ogni angolo della città, dal centro alle periferie, e che parlerà anche attraverso altre forme di linguaggio, quali il cinema, la musica, la fotografia, la moda, la tecnologia.

Ha ragione, Gordini, a dire che “è un onore celebrare con Milano Food Week i 10 anni di straordinari cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo del food e della cucina, dando anche una nuova vita alla nostra Milano. Si tratta di un'idea nata dal basso, da tre ragazzi all’epoca ventenni tra cui io, che appena si cominciò a parlare di Expo, decisero di sviluppare questo progetto proprio in funzione dell’Esposizione Universale del 2015. Nel corso degli anni Milano Food Week è diventata un osservatorio sui cambiamenti non solo del mondo del food, ma anche di tutta la città. E, sono molto felice di potere tracciare un bilancio di questi cambiamenti e riflettere sul futuro del nostro settore insieme a tanti chef, divulgatori, produttori, imprenditori, manager e vertici istituzionali che hanno scritto con noi tante pagine della storia della nostra manifestazione”. Molti di questi “circondavano” Gordini quando ha ricordato i primi anni della Milano Food Week che dal 2 all’8 maggio si presenta con 4 cucine tematiche allestite in città: Stage Kitchen (in piazza Duomo), dedicata agli eventi più spettacolari della settimana; Lifestyle Kitchen  (a CityLife Shopping District) dove confluiranno i trend gastronomici e si analizzeranno le reciproche influenze tra stili di vita e abitudini di consumo; Fashion Kitchen (al The Brian & Barry Building di San Babila), hub dove la moda incontrerà il cibo, e Young Kitchen (alla Iulm), teatro di dibattiti, esperienze e laboratori in università.

Dieci anni rappresentati da altrettanti temi che animeranno la settimana per offrire un quadro completo di un settore in continua evoluzione: Milano e il Food, Stage food, Sound Design Food, Health & Wellness Food, International Food, Millennials e Gen-z Food, Fashion & Lifestyle Food, Food Business Forum, Sostenibilità e Aperitivo. Partendo Centro nevralgico delle attività e cuore pulsante della kermesse è la cucina allestita in piazza Duomo, dove il 2 maggio è in programma l’opening con la performance di Viviana Varese. Venerdì 3 maggio sarà la volta dei “tre tenori”, Andrea Berton, Davide Oldani e Daniel Canzian, che renderanno omaggio al loro maestro Gualtiero Marchesi realizzando ciascuno una ricetta in suo onore. Fino al 5 maggio la cucina firmata Scavolini in piazza Duomo vedrà esibirsi i più importanti cuochi italiani che condivideranno col pubblico la loro “ricetta-tributo” a Milano. In questa location ci saranno molti appuntamenti, visto che su un palco speciale, con la conduzione di Francesca Romana Barberini, chef come Andrea Berton, Davide Oldani e Daniele Canzian (definiti i “tre tenori”), Viviana Varese, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Luigi Taglienti, Andrea Aprea, Filippo Sisti, Igles Corelli, Valeria Margherita Mosca, Giancarlo Morelli, Ernst Knam, Franco Aliberti e Davide Caranchini, attraverso i loro piatti, racconteranno l’evoluzione della cucina negli ultimi 10 anni e il loro rapporto con la città. 

Mentre “Health & Wellness Food” dimostrerà come mangiare sano non significa rinunciare al gusto e alle prelibatezze e Milano è il punto di partenza per capire il delicato e necessario sodalizio, e l’influenza reciproca, tra Health-Wellness e piacere eno-gastronomico. Ne parleranno professionisti e scienziati della nutrizione, chef stellati, innovatori, brand, personaggi dello spettacolo e dello sport per trattare in maniera esaustiva una tematica sempre più centrale nel mondo del cibo. Poi c’è l’internazionalizzazione della cucina italiana, con al centro Milano dove confluiscono chef provenienti da ogni parte del mondo, trasformando la città in una vetrina internazionale dove proporre idee e nuovi concept. Si assiste, insomma, ad una grande apertura alle contaminazioni e alle influenze in un’ottica di arricchimento e confronto.

Mentre con il progetto “Millennials e Gen-Z Food”, il cibo sarà raccontato dagli studenti del Master in Food and Wine Communication dell’Università Iulm di Milano. La Young Kitchen sarà allestita nel cortile dell’ateneo e sarà aperta tutti i giorni e sarà soprattutto un luogo di dibattiti, lab ed experience per brand e consumatori. Fashion Food, infine, rappresenta il consolidamento della relazione tra moda e food dando visibilità ai brand che hanno saputo cogliere l’importanza del cibo nel loro mood. La Fashion Kitchen sarà di scena al The Brian & Barry Building. Qui, nella cucina Scavolini allestita in vetrina, Rossopomodoro, Ham Holy Burger e il ristorante Asola con lo chef Matteo Torretta saranno protagonisti di altrettanti storycooking che raccontano la contaminazione tra i trend della moda e il food. Invece Lifestyle Kitchen sarà allestita all’interno del CityLife Shopping District, ubicato in uno dei nuovi quartieri della città, tra i più dinamici e innovativi che hanno rivoluzionato Milano in questi 10 anni. L’area sarà animata da due differenti momenti – il pranzo e l’aperitivo – che vedranno la partecipazione di chef e artisti: Wicky Priyan, Filippo La Mantia, la ginnasta Carlotta Ferlito in qualità di special guest per AMC , Mirko Ronzoni, Galileo Reposo, Cesare Battisti e Ritu Dalmia. 

In programma anche un Food Business Forum: incontro tra addetti ai lavori, istituzioni e personaggi del mondo del cibo e del suo indotto per tracciare percorsi futuri e analizzare i cambiamenti del settore. E, cioè, l’Agorà delle donne, la Digital innovation; New food experience; Healthy food & wellness; Tools, development, sustainability. I punti salienti emersi dai confronti confluiranno in un documento ufficiale che traccerà lo stato dell’arte e le linee guida per creare una piattaforma di dialogo tra i player del settore e le istituzioni di competenza. Spazio anche alla sostenibilità sociale e ambientale legata al food, alla sempre maggiore attenzione che la città di Milano, dai cittadini alle istituzioni, ha saputo dedicare a questi temi. Per l’occasione Just Eat realizzerà il primo Risotto Solidale insieme a cittadini, ristoranti e chef della città, a favore di persone in difficoltà aiutate da Caritas Ambrosiana. Obiettivo, sensibilizzare sul valore del cibo e sull’importanza di non sprecarlo. Con la partecipazione esclusiva dello chef Eugenio Boer, nella cucina del Refettorio Ambrosiano saranno preparati 25 kg di risotto alla milanese, come omaggio alla città di Milano, che sarà consumato dagli utenti del refettorio e in parte consegnato a domicilio agli ospiti delle case accoglienza di Caritas Ambrosiana con Just Eat.

Avrebbe detto Charles De Gaulle “vasto programma” che, purtroppo, non possiamo sintetizzare. Consigliano, allora, di consultare il sito www.milanofoodweek.com