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Best in Sicily 2016

Best in Sicily 2016, due-tre cose che sappiamo sui premiati di quest’anno

24 Gennaio 2016
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La cerimonia il 26 gennaio all'aeroporto di Catania: posti esauriti. Diretta sui social: c'è l'hashtag #BestinSicily

Mancano poche ore a Best in Sicily, il premio organizzato da cronachedigusto.it e rivolto alle eccellenze dell'enogastronomia e dell'accoglienza dell'Isola. 

Sarà la nona edizione e la cerimonia si terrà a partire dalle 17 di martedì prossimo (26 gennaio) presso lo Spazio Norma dell'aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. Quest'anno avremo anche un ospite straordinario come Oscar Farinetti (leggi qui), il patron di Eataly che verrà a spiegarci “Il piacere di narrare” in un momento in cui lo storytelling ha preso ormai il sopravvento nel mondo dell'agroalimentare. I posti per partecipare (abbiamo previsto un accesso ad inviti previa prenotazione per i nostri tanti lettori) sono esauriti da qualche giorno. E di questo ne siamo un pizzico orgogliosi, segno che l'attenzione sul premio è crescente anno dopo anno e che la presenza di Farinetti crea un appeal significativo. Ma come tradizione vuole alla vigilia della cerimonia dedichiamo sempre un articolo per spiegare in poche righe chi sono i premiati di quest'anno ad uso di chi ci legge e vuole sapere qualcosa di più.

Partiamo dal Migliore Produttore di Vino, Vito Catania, il proprietario di Gulfi, cantina e buona parte delle vigne in provincia di Ragusa. Già l'attenzione per i vigneti classifica Catania come un vignaiolo attento e intento a fare vini di alta qualità. I quali, bevuti, confermano con granitica certezza il grande lavoro svolto dal suo team. A dominare gli assaggi c'è sempre la piacevolezza.

Il Migliore Produttore di Olio è Massimo Carlino di Valparadiso, a Naro, provincia di Agrigento. L'intera famiglia di Carlino è dedita con passione a spremere olive per deliziare i palati di mezzo mondo. Ma c'è anche una propensione al dinamismo, alla lungimiranza e all'innovazione che fanno di quest'azienda un esempio per tutti.

Passiamo ai Migliori Produttori di Formaggio. Chi è “caciodipendente” e non conosce le Provole dei Nebrodi di Biagio e Paolo Fioriglio faccia in modo di procurarsele. Sono buonissime. Perchè dietro c'è il lavoro di quattro generazioni, un latte crudo frutto di attenta manualità e duro lavoro e un territorio, i Nebrodi, straordinario e da sdoganare.

Il Migliore Bar è un nome che ci riconduce a uno dei grandi marchi della Sicilia più dolce: Condorelli. L'azienda di Belpasso fonda le sue origini in un bar pasticceria che è luogo di ritrovo accogliente, attento alla qualità con una offerta all'altezza di aspettative esigenti.

Modica non finisce mai di stupirci. È una capitale di eccellenze, il luogo più premiato da Best in Sicily: anche quest'anno sono di questa antica e bella cittadina la Migliore Pasticceria, la Dolcesalato di Antonio Pitino, giovane pasticcere da un cursus honorum di tutto rispetto e dispensatore di piaceri golosi e la Migliore Trattoria, quella Locanda del Colonnello che è un rarissimo esempio di come si possa coniugare un cibo di qualità che strizza l'occhio al territorio a prezzi accessibilissimi grazie alle capacità imprenditoriali della famiglia Failla e alla bravura dello chef Davide Minerva.

Che dire del pane di Tommaso Cannata a Messina, Miglior Fornaio per quest'anno? Grani antichi, sapienza, attenzione maniacale ad impasti e lievitazioni, offerta ampia per i golosi del comparto. Non potevamo chiedere di più.

Sempre in provincia di Messina, a Brolo, abbiamo scovato – è il caso di dirlo – il Miglior Macellaio. È Tino Pintaudi, meno di quarant'anni, ma un'esperienza già lunga e consolidatissima nel produrre salumi e nel gestire tagli e frollature senza fretta e con la vocazione all'eccellenza.

Per la Migliore Azienda Conserviera il premio va ad una piccola realtà, la Nutri Mare di Trappeto, in provincia di Palermo, tra le pochissime a inscatolare il tonno rosso, quello più buono e più ricercato, ma anche l'unica azienda a farsi certificare dalle università le virtù salutistiche del tonno inscatolato, tanto che per comprarlo potreste anche andare in farmacia.

Chi conosce la determinazione e la voglia di non lasciare mai nulla al caso di Salvatore Di Gaetano, patron di Firriato, cantina del Trapanese, può comprendere perchè abbiamo scelto di premiare come Miglior Albergo il Baglio Sorìa, oggi a tutti gli effetti il resort della cantina. Un luogo iper accogliente con vista mozzafiato sulle Egadi, le saline e quanto di meglio possa offrire questa parte di Sicilia.

Il mestiere che nasce dettato dai ritmi della passione ci ha indotto a premiare In un Angolo di Mondo a Capomulini, frazione di Acireale, come Migliore Pizzeria. Il disco di farina preparato da Pippo Arcidiacono (con l'attenta collaborazione della moglie Simona) è un monumento alla territorialità e alla ricchezza di una zona come quella etnea. E aggiungeteci l'attenzione alla salubrità degli ingredienti e capirete perchè siamo in un “angolo” di eccellenza.

Per la prima volta un centro della Sicilia Occidentale è il Miglior Comune per l'Offerta enogastronomica sul Territorio. San Vito Lo Capo. È un riconoscimento al sindaco Matteo Rizzo e alla capacità straordinaria e senza eguali di aver creato un binomio inscindibile con la più importante manifestazione gastronomica della Sicilia e tra le più importanti d'Italia. Quel Cous Cous Fest che da solo in oltre 15 edizioni ha creato ricchezza e prospettive enormi per un borgo marinaro che era famoso solo per le sue spiagge bellissime.

Ci resta il Miglior Ristorante: la Cuvèe du Jour del Grand Hotel Villa Igiea di Palermo. Uno scrigno che mescola piatti raffinati e accoglienza di alto livello il tutto con la regia sapiente di uno chef talentuoso come Carmelo Trentacosti e di un direttore d'albergo come Vito Giglio che a questo chef ha creduto tantissimo. Un posto da provare ad occhi chiusi.

Per conoscere il nome del Miglior Ambasciatore siciliano del Gusto invece dovrete attendere fino a martedì. E lo saprete. Decine di giornalisti sono invitati e accreditati. E ci racconteranno quello che accadrà. Lo faremo anche noi, ovviamente, anche con i social. A questo proposito ricordiamo l'hashtag #bestinsicily per chi si vorrà dilettare a seguirci.

Concludiamo ringraziando (lo faremo anche in altre sedi) i vertici della Sac (il presidente Bonura e l'ad Mancini), la società che gestisce l'aeroporto per aver creduto a Best in Sicily come gli altri compagni di viaggio: il Consorzio Ricrea, Unicredit, Coldiretti Sicilia, Confindustria Palermo, Irvos, Istituto Zooprofilattico di Sicilia, Electrolux, Jobbing Centre, Consorzio del Pomodoro di Pachino Igp, By Ciuro, Le Soste di Ulisse, Visioni, Mangiatorella, IceCube e Moak. Ed è ora che la festa cominci. 

F. C.