COSA LEGGO
I poteri delle spezie
Il segreto delle spezie esercita sempre un suo fascino. Ai rimedi antichi che superano ogni spiegazione scientifico-razionale, attribuiamo funzioni magiche che spesso riescono a trovarci soluzioni che non riusciamo a scorgere altrove. Si tratta del libro “La maga delle spezie” ( € 11,00 pagg. 277 edizione Einaudi) in cui l’autrice di origini bengalesi Chitra Banerjee Divakaruni, che da anni vive a San Francisco, ci racconta attraverso capitoli chiamati cumino, trigonella, finocchio, zenzero, cannella, cardamomo, di Tilo, la maga indiana che vive a Oakland in California. Votata la sua vita alla magia, Tilo esercita nella sua bottega i poteri che le donano le spezie. Ogni giorno passano vecchi, bambini, donne, ragazzi, americani e indiani ognuno con i propri problemi con le proprie paure e le proprie curiosità. Con essi scopriamo la polvere di kumkum, rossa come il cuore dei fiori di ibisco, da mettere sulla fronte per un matrimonio felice, che il basilico è la pianta dell’umiltà, capace di spegnere la sete di potere e orientare i pensieri all’interiorità, che l’assafetida distoglie dalle seduzioni di Venere, che il pepe nero che ha la capacità di far trapelare i nostri segreti. Attraverso le spezie e l’occhio abile della maga, l’autrice descrive un’America difficile e violenta, dove gli immigrati indiani, ancorati alle proprie tradizioni, spesso non riescono ad adattarsi. I prodotti presenti nel bazar pasta di tamarindo, anacardi piccanti, riso, lenticchie verdi e nere, fagioli, peperoncino rosso, semi di finocchio dalla forma di occhio socchiuso, o frasi che sono espressione di arcaica saggezza come “quando il latte è cagliato può forse tutto lo zucchero di questo mondo farlo tornare dolce?” mettono in rapporto la modernità dell’America con la primordialità dell’India, a cui l’autrice ritorna spesso con nostalgici ricordi di luoghi quasi paradisiaci. La protagonista Tilo dedica tutta la sua vita ad aiutare gli altri con l’ausilio delle spezie. La magia di cui si avvale però, non impedisce che il suo figlio prediletto, l’amore, la lasci indenne da un sentimento di passione, dal quale lei stessa resterà soggiogata. Con conseguenze straordinarie e terribili.
Aurora Rainieri