Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Dove mangio

Giuseppe Costantino e la sua Terrazza: tra paesaggi mozzafiato e piatti gourmet

19 Giugno 2017
2017-06-10_140124 2017-06-10_140124


(Giuseppe Costantino)

di Clara Minissale

Il territorio innanzitutto, nella duplice declinazione delle materie prime da portare in tavola ed in quella del paesaggio circostante che delinea e delimita il ristorante. 

Da una parte ci sono frutti ed erbe della zona, alcuni coltivati direttamente dalla famiglia dello chef e dall’altra una riserva orientata, quella di Favara, con il mare di Buonfornello all’orizzonte che fa capolino dietro alle montagne. E una terrazza per godere del panorama in estate che dà il nome al locale. Siamo a Sclafani Bagni, nelle basse Madonie, in una zona in cui lavorare la terra è spesso l’unico sostentamento, in cui agricoltura e pastorizia sono i beni supremi. È qui che nasce Terrazza Costantino, il ristorante dello chef Giuseppe Costantino che, dopo avere lavorato a lungo lontano dalle sue zone di origine, ha scelto di ricominciare in questo borgo di poco più di 400 persone.

Una scelta senza dubbio coraggiosa per questo chef poco più che trentenne, che ha preso in mano con consapevolezza e idee chiare la trattoria gestita dai genitori e l’ha trasformata in un ristorantino da venti posti, dove è possibile gustare piatti tipici del territorio rimaneggiati alla sua maniera e gustose proposte gourmet che lasciano più spazio a tecnica e sperimentazione. 

Come ad esempio il primo dei tre antipasti degustati, lo spinacino spugnoso con crema di besciamella, spinaci in polvere e basilico, dal sapore fresco e intenso, con la spugna di spinaci che si ben si sposa con la besciamella.      

A seguire una sfoglia di peperone con crema di formaggio alle erbe e polvere di pomodorino.

Quindi una battuta di manzo ibleo con polvere di capperi sclafanesi, pane da tramezzino, fonduta di tuma e crema di lampone. Un piatto reso sapido dal cappero e dal formaggio, con la carne morbida e succulenta e la crema di lampone come contrappunto acido che ripulisce il palato.

Il primo è un raviolo di ricotta di pecora su ragù campagnolo di maialino, provola affumicata delle Madonie e polvere di lenticchie di Villalba. Un piatto che fa pensare alla rivisitazione di un classico, ad una versione gourmet di un primo da trattoria, gustoso e ricco, in cui a dominare sono il saporito ragù e la provola locale. Scompare, invece, al palato la polvere di lenticchie, sovreastata dagli altri sapori.

L’altro primo è uno gnocchetto con patate, tartufo, sommacco e mentuccia, senza dubbio il piatto migliore tra quelli degustati. La spinta acida data dal sommacco, all’inizio fa sembrare il piatto sapido ma è un attimo e quando il palato si abitua a questo sapore un po’ insolito, fortemente acidulo, il boccone si fa divertimento. Perfetta la nota di menta finale.

Non poteva mancare in tavola l’agnello, servito con crema di topinambur, carciofo di Cerda, cipollotto e carbone, un altro grande classico del territorio.

A seguire, la scottona ragusana con salsa all’aglio e prezzemolo, fagiolini e crocchetta di patate.

Come predessert un gelato alla fragola con more, mirtillo e finocchietto,

per preparare il palato al dessert vero e proprio: cioccolato, nocciole e barbabietola. Un dolce ricco, gustoso, che richiama i colori della terra e propone al commensale un gioco di caldo e freddo con una spugna calda al cioccolato e un gelato nocciola e una foglia di argento commestibile a separare la due parti. 


(Lo splendido paesaggio dalla Terrazza Costantino)

Pane e grissini sono preparati dallo chef e la piccola pasticceria è curata dalla pasticceria Siracusa di Caltavuturo. In estate si amplia l’offerta di pesce con un menu degustazione dedicato. La carta dei vini è ampia e ragionata con referenze da tutto il mondo, una selezione di champagne e bollicine italiane e un occhio di riguardo alle aziende vicine di casa.  A prendersi cura dei clienti in sala c’è Giada Geraci, attenta e professionale. Arrivare a Sclafani Bagni non è cosa semplice e immediata. Le strade statali e provinciali della zona sono in totale stato di abbandono e alcuni tratti devono essere percorsi con cautela. Un vero peccato per una zona che meriterebbe, invece, maggiore cura e attenzione da parte di chi la amministra. Ma non lasciatevi scoraggiare. Terrazza Costantino vale il viaggio e se volete soffermarvi ad esplorare i dintorni, dispone anche di due camere nelle quali pernottare. 

Terrazza Costantino
Rione Sant Antonio n.24 – Sclafani Bagni (Pa)
Aperto a cena tutti i giorni dalle 19,30 e la domenica anche a pranzo
Chiuso Mercoledì
Parcheggio: no
Carte di credito: tutte
Ferie: variabili
Per prenotazioni 339 115 5915