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Dove mangio

La cucina schietta e sincera come una volta: all’Osteria Real il tempo si è fermato

08 Febbraio 2018
Francesco_Ciccazzo_e_la_mamma_Rosa Francesco_Ciccazzo_e_la_mamma_Rosa

Cucina tradizionale,con ingredienti del territorio e senza fronzoli. La storia di questo locale simbolo, ormai, del paese di Rosolini, in provincia di Siracusa


(Francesco Ciccazzo e la mamma Rosa)

di Clara Minissale, Rosolini (Sr)

Fino agli anni '80 a Rosolini c’erano 22 “putie ro vino”, botteghe nelle quali prima e dopo il lavoro nei campi, gli uomini facevano una sosta per bere un bicchiere di vino da accompagnare ad un piatto di polpette fritte, del formaggio o delle uova. Oggi di quelle antiche putie ne è rimasta solo una che, negli anni, si è trasformata in osteria per andare incontro alle diverse esigenze del territorio. 

Entrare all’Osteria Real, però, è sempre un po’ come entrare in una di quelle putie, col vecchio banco per la mescita del vino all’ingresso e una stanza dall’atmosfera casalinga, in cui si può pranzare dal lunedì al sabato e, su prenotazione, anche cenare. 


(Carne e salsiccia al sugo)

Questa osteria si trova al numero 13 di via Calatafimi a pochi metri da piazza Garibaldi, centro di Rosolini, nel siracusano, da sei generazioni “ma è dal 1959 che siamo diventati osteria”, precisa Francesco Ciccazzo che con la mamma Rosa, in cucina da oltre cinquant’anni, oggi gestisce il locale. “L’attività è stata avviata nel 1903 – racconta – e dopo una cinquantina d’anni di mescita di vino, mio papà Rosario ha deciso di ampliare la putia. La mamma ha iniziato a cucinare aggiungendo altri piatti ai classici come bollito e polpette e da allora non ha mai smesso”.      


(Fave con i lolli)

Una cucina schietta quella della signora Rosa, Rosetta per i clienti abituali, dai sapori casalinghi che lei ogni giorno, orgogliosamente, porta in tavola nonostante gli acciacchi dell’età. I legumi sono il suo cavallo di battaglia e ogni giorno della settimana ne cucina uno diverso. E poi pasta fatta in casa e stesa a mano, quattro o cinque tipi di secondo, tre chili di bollito e almeno due chili di polpette. Ogni giorno. Qui la tradizione ha il suo valore massimo ed è ingrediente fisso di ogni piatto. La signora Rosetta, che a 74 anni ha ancora voglia di stare in cucina a dare il meglio per i suoi clienti, per i suoi sughi usa solo conserve di pomodoro fatte dalla sua famiglia con pomodoro scelto ogni anno personalmente. Lei e il figlio Francesco selezionano la carne e formaggi e salumi serviti come antipasto. E la domenica non si lavora perché è il giorno da passare in famiglia.


(Gelatina di maiale)

Ottime le fave con i lolli, un formato di pasta tipica, i ravioli con la ricotta al sugo e imperdibile la gelatina di maiale, “fatta in casa all’antica con pazienza e scegliendo solo le parti migliori dell’animale”. 

Osteria Real
Via Calatafimi, 13 – Rosolini (Sr)
0931 857604
Aperto a pranzo dal lunedì al sabato; Cena solo su prenotazione
Chiuso la domenica
Carte di credito: solo bancomat
Parcheggio: no