Abbiamo provato il menu autunnale – I NOSTRI ASSAGGI
(Francesca Leone, Antonio Campo, Costanza Abbro e Marina Scalesse)
di Geraldine Pedrotti
Sono state tra le prime a diffondere a Palermo la cucina vegetariana e vegana, così come il concetto di ristorante biologico. Stiamo parlando delle Freschette, il bistrot creato sei anni fa da Francesca Leone e Marina Scalesse nel centro storico, diventato ormai un luogo di culto per chi voglia mangiare bene e sano in città.
Le Freschette non è solo un ristorante biologico e vegetariano, è soprattutto una scelta politica, nel senso più ampio del termine. Mangiare qui significa abbracciare una filosofia fatta di rispetto per la natura, selezione attenta della materia prima di piccoli e piccolissimi produttori locali e valorizzazione del loro lavoro. La stessa filosofia che nel 2011 ha spinto queste due giovanissime ragazze a lanciarsi in una sfida imprenditoriale che avrebbe potuto rivelarsi un azzardo. “Quando si parla di gastronomia, sei anni sono un’infinità – racconta Francesca Leone, che si occupa della parte manageriale del bistrot – sei anni fa a Palermo il biologico non aveva ancora preso del tutto piede, meno che mai il concetto di ristorante vegetariano e vegano. Quando parlavamo di birre artigianali o vini biologici ci prendevano tutti per pazze. E sei anni fa per la maggior parte degli chef siciliani la pasticceria vegana semplicemente non era pasticceria. E’ stata una scelta di campo quella mia e di Marina, una scelta politica: cancellare nei palermitani il pregiudizio che “bio” e “veg” siano sinonimi di radical chic e prezzi stellari. La nostra è una cucina accessibile a tutte le tasche, i prezzi medi dei piatti vanno dai 6 agli 11 euro. Per i primi due anni non abbiamo avuto praticamente margini di guadagno, e questo perché volevamo rendere la nostra proposta gastronomica accessibile e diffusa”.
Una scelta che con gli anni si è rivelata vincente e che ha permesso a queste due ragazze di espandersi, aggiudicandosi quest’estate anche la gestione della caffetteria del Museo Riso in corso Vittorio Emanuele, dove hanno creato “Le Freschette Caffè Riso”. La forza di questo bistrot che sorge a Piazzetta Monteleone, alle spalle delle Poste centrali, è anche il grande studio delle tecniche di trasformazione della materia prima. Con il merito di elevare semplici piatti a base di vegetali ad un livello gourmet, apprezzati da tutti, non solo dai vegetariani. Ai fornelli ci sono Marina Scalesse e due giovani chef: la campana Costanza Abbro e il palermitano Antonio Campo, che ha alle spalle tre anni come chef de partie al “Glass Hostaria” della stellata Cristina Bowerman. Tutto viene autoprodotto, dall’addensante naturale, l’agar – agar, utilizzato al posto della colla di pesce, al seitan e al tempeh, la cosiddetta “carne di soia” ottenuta dalla fermentazione dei semi di soia gialla.
Attualmente Le Freschette propone il menù autunnale, che però può subire variazioni. “Scegliendo esclusivamente materia prima di piccoli produttori – spiega Francesca Leone – può capitare che una pioggia o una grandinata rovinino il raccolto e a quel punto il piatto viene sostituito”.
Tra gli antipasti assolutamente da provare ci sono il Carpaccio di melone bianco, feta e caviale di zibibbo e malvasia
e soprattutto la Zucca arrosto su crema di carote e gelatina di aceto balsamico.
Passando ai primi, ottimi gli Spaghetti di tumminia con aglio nero, olio e peperoncino, incredibili nella loro semplicità,
mentre tra i secondi da assaggiare lo Scrambled egg e pomodori verdi fritti, un guscio d’uovo bio ripieno di uovo strapazzato accompagnato da fragranti pomodori croccanti.
I dolci sono la sorpresa maggiore, solo questi varrebbero la visita. Da provare assolutamente il Brownie, crema leggera ghiacciata di melanzana con gel di pomodoro e sedano
e il Semifreddo alla liquirizia con granita di limone e crumble al cacao.
Le Freschette
Piazzetta Monteleone, 5
091 9820727 – 393 2430440
freschette@hotmail.it
Chiuso: lunedì
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no