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Cosa bevo

Un Aglianico di qualità

11 Ottobre 2007
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    COSA BEVO

Un Aglianico di qualità

teodosiobasilisco.jpgL’Aglianico è un vitigno il cui destino, nel Vulture, è stato simile al nostro Nero d’Avola; per anni è stato infatti trasformato, con rare eccezioni, in vini di bassa qualità venduti, per lo più sfusi, nel Nord Italia, ma da circa un decennio stiamo assistendo al nascere di parecchi produttori che, anno dopo anno, mettono sul mercato bottiglie sempre migliori di quello che, senza dubbio, può essere definito il “vino territorio” per eccellenza delle colline lucane. Tra i nuovi produttori spicca l’Azienda agricola Basilisco di Michele Cutolo a Rionero in Vulture (Pz), nota agli appassionati per l’omonimo Aglianico e che, dallo scorso anno, ha deciso di produrre un secondo vino ottenuto dai vigneti più giovani, il Teodosio, di prezzo naturalmente più contenuto ma dello stesso ottimo livello qualitativo.
Alla vista è di un colore rosso rubino brillante con riflessi violetti e lascia nel bicchiere archetti piccoli e densi; al naso evidenzia con immediatezza aromi di ciliegia, di prugna e di mora, con sentori in continuazione di tabacco, pepe nero e cioccolato. Al palato presenta una notevole struttura tannica sorretta dalla buona acidità caratteristica del vitigno di provenienza, con note minerali e sapide che completano in deglutizione la lunga persistenza.
Si accompagna con abbacchio a scottadito, arrosticini e carni alla griglia in genere e costa circa 12 euro.

Gaspare Mazzara