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Etna, dieci anni fa: tra equilibrio e maturità ecco come 8 vini (più un intruso) hanno vinto la prova del tempo

05 Dicembre 2025
Masterclass Masterclass "Etna 10 anni fa - vini della vendemmia 2015", al Picciolo Golf Club

La masterclass organizzata nell'ambito di Taormina Gourmet on tour. Un andamento climatico regolare ha caratterizzato il millesimo 2015.

Etna 10 anni fa – vini della vendemmia 2015”, la masterclass organizzata nell’ambito di Taormina Gourmet on Tour – Incoming Etna e ospitata al Picciolo Golf Resort, è parte di un ampio percorso di approfondimento promosso da Cronache di Gusto per gli Ambassador di Vinitaly International Academy e per una selezione di giornalisti di stampa nazionale.

La degustazione, condotta da Federico Latteri con il contributo di Salvino Benanti e Vincenzo Lo Mauro (az. Passopisciaro), si è svolta alla cieca e ha offerto l’occasione per rileggere una vendemmia che oggi assume un peso particolare.

Le condizioni climatiche di questo millesimo appartengono infatti a un quadro sempre meno frequente. Forse una delle poche annate con andamento regolare prima di una fase segnata da crescente imprevedibilità. Ma le diverse contrade confermano identità, tenuta e un’annata felice.

Accanto ai vini etnei compare un intruso, il Barolo Riserva di Borgogno, inserito per misurare la percezione e isolare le costanti sensoriali dell’Etna al di là delle etichette. Le note di degustazione sono di Enrico Morsillo.


2015: annata fredda e ventosa, non molto calda l’estate, piogge ad agosto, autunno lungo e mite. Dieci anni di affinamento garantiscono nella quasi totalità delle espressioni armonicità, persistenze intense e ricche di terziari, emotività a tratti languide, austere, a tratti sorprendentemente fulgide, in ogni caso decisamente in piena forma.

Etna bianco “A Puddara” – Tenute di Fessina
Oro e riflessi verdi, naso dolce, fiorito e vanigliato, nocciola, ricorda una tarda primavera mite, nessuna acidità. Prato fiorito. Palato ancora brioso, minerale, acidulo, minute note agrumate fresche, al punto da garantire una beva ciclica; un perpetuo ritorno al naso e poi ancora al sorso. Lunghezza bilanciata, in gola resta l’equilibrio migliore tra acidità e dolcezza, più breve il palato.

Etna rosso “Passorosso” – Passopisciaro
Un cammello nel deserto, ruminante, beato, al calare del sole. Granato al colore, irrorato di liquirizia il naso, ossigenando viene fuori una piacevole tempra alcolica. Palato ancora in crescita, per quanto molto armonico; ciliegia croccante, frutti rossi giocosi. Persistenza inizialmente acidula e tannica, va armonizzandosi con la salivazione, facendo riemergere le note di frutta più matura.

Etna rosso “Archineri” – Pietradolce
Granato il colore, rosa antico il carattere, salottiero, trasversale, leggerissimo idrocarburo. Palato rampante, tannico, giovanissimo, di frutti rossi e tabacco. Persistenza coerente all’olfatto.

Etna rosso Riserva “Serra della Contessa Particella No. 587” – Benanti
La via segnata con gentilezza dal buon padre di famiglia, caloroso, in un abbondante autunno lungo un castagneto, di ritorno alla sua tana di rocce nere, laviche, su cui ancora s’ostinano a crescere ginestre. Coerente, sognante, intenso, persistente, pieno.

Barolo “Barolo Riserva” – Borgogno
Vista ramata, piena, naso accademico, palato grazioso, leggera vaniglia, frutta matura e note ossidative.

Etna rosso “Contrada Blandano” – Terra Costantino
Alla vista poca intensità, liquido, velato, svela un naso armonioso in cui sorprende la pesca noce, coerente al palato. Un giovane studente al primo anno d’accademia inizia a fare amicizia su un prato; è ancora tarda estate.

Etna rosso Riserva “Zottorinoto” – Cottanera
Intenso il colore, autorevole il naso in cui emerge la squisita espressione dei primari, lasciando soltanto ai curiosi piccoli frutti rossi, dalla fragolina al ribes, aciduli. Resta coerente anche alla persistenza. Non cerca coinvolgimenti altrove: è soprattutto vino.

Etna rosso “Vinupetra” – I Vigneri
Impenetrabile, affondato in un bosco d’inverno, al riparo in una grotta, ancora qualche foglia sugli alberi. Al sorso arriva Cappuccetto Rosso e accende una candela.

Etna rosso “Aetneus” – I Custodi delle Vigne dell’Etna
Profondo rosso rubino, al naso mieloso ed equilibrato, palato croccante, pieno. La lunghezza è degna di un dopo pasto, in compagnia di un sigaro a esaltare le note di tabacco.

Euoè,
Enrico Morsillo