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Vinitaly 2010

Nerello Mascalese a Bordeaux

10 Aprile 2010
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Ore 18.11

Il produttore dell’azienda etnea Passopisciaro Andrea Franchetti unico italiano alla manifestazione Le Semaine En Primeur

Nerello Mascalese
a Bordeaux

Il Nerello Mascalese sbarca a Bordeaux. Andrea Franchetti, produttore toscano, ormai siciliano d’adozione perché patron dell’azienda Passopisciaro sull’Etna, è stato l’unico interprete italiano durante la manifestazione Le Semaine En Primeur che si è svolto a Saint Emilion.


I quattro cru etnei, Sciaranuova, Rampante, Porcaria e Chiappemacine, presentati dall’azienda di recente sull’Etna, sono stati accostati ai grandi rossi francesi, e sono stati molto apprezzati dal pubblico. “Abbiamo ricevuto notevole riscontro da parte del pubblico soprattutto per la curiosità che questi vini sanno suscitare – racconta Laura Cirilli, organizzatrice di Contrade dell’Etna e responsabile dell’ufficio stampa – “ I visitatori sono rimasti piacevolmente stupiti della specificità del suolo etneo, già riscontrabile nei vini, che è indubbiamente paragonabile a quella di Bordeaux”. Le contrade etnee si differenziano infatti da un metro all’altro per composizione del terreno. Ciò è dovuto alle molteplici eruzioni in periodi diversi, ed alle numerose bocche eruttive che si formano. Lo stesso metro di paragone è usato a Bordeaux, dove i vini vengono prodotti  singolarmente da contrada in contrada.
Il trade d’union tra la Sicilia e la Francia sono stati i vini toscani di Franchetti. La Tenuta di Trinoro, nel cuore della provincia senese, produce infatti solo vini di taglio bordolese. Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot sono solo alcuni dei vitigni che oggi  rappresentano il cuore della produzione aziendale di Franchetti, cui dieci anni fa si è aggiunta la tenuta di Passopisciaro sull’Etna. Un ulteriore legame tra Franchetti e la Francia è proprio dovuto al fatto che il paese ha rappresentato la scuola del produttore e ciò spiega il perché dell’attenzione al taglio bordolese.
Il successo dei vini etnei in Francia è solo la riprova di quanto il territorio etneo sia capace di generare vini superbi ed austeri, che non temono in nulla i prodotti francesi.

Laura Di Trapani