Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 166 del 20/05/2010

COSA BEVO Calabretta, il tempo soprattutto

20 Maggio 2010
vino-bianco vino-bianco

COSA BEVO

Esce il bianco 2006 da uve Carricante. A quattro anni dalla vendemmia, un record per un vino siciliano

Calabretta,
il tempo
soprattutto

Se, a metà del 2010, un produttore di vino porta allo scaffale un bianco del 2006 quale sua ultima annata, ci troviamo di fronte ad un evento più unico che raro. Oppure ad un folle. Oppure a tutti e due. Maggiormente se si tratta di un vino siciliano, che in buona parte dei casi è meno adatto ai lunghi invecchiamenti.


Chi segue l’azienda Calabretta sa, però, che non è un caso. Il produttore, situato in quella parte dell’Etna che oggi sta riscontrando i maggiori consensi e successi, il fronte nord/nord-ovest, a Calderara, tra Castiglione di Sicilia e Randazzo, opera in regime di biologico/biodinamico con una lavorazione vecchia maniera. Aderisce a Triple “A” (Agricoltori – Artigiani – Artisti).
La vigna di questo bianco, estesa un solo ettaro, è a 700 metri s.l.m. ed è allevata ad alberello disposto a spalliera con pianta bassa, la densità di 5500/6000 ceppi con un’età di oltre 100 anni. I vitigni sono carricante per il 90% e per la restante parte minnella bianca e la produzione è complessivamente di 25 quintali. Il suolo è nero con sassi misti a sabbia. La vinificazione è classica: dopo la diraspatura e la pressatura soffice, il mosto fermenta con lieviti naturali e affina in tini di acciaio. Il prodotto totale è di 3.000 bottiglie.
Le caratteristiche del vino sono affascinanti a partire dal colore, un giallo oro carico e brillante che traccia chiaramente il diverso affinamento. Il naso fruttato è una folle e riuscita fusione tra note fruttate e balsamiche. Rosmarino, alloro ed eucalipto di innestano su note di nespola, pesca, mela cotta e buccia di cedro. Minime le note ossidative, peraltro imbrigliate nell’armonia complessiva dell’olfatto. Pietra focaia, polvere da sparo e sentori iodati ricordano il luogo di origine. In bocca, la preziosità del tessuto e l’elegante freschezza esaltano una sapidità di tipo minerale. Il finale è bilanciato, di buona persistenza, finemente amarognolo. Prezzo allo scaffale: 13 euro.

Francesco Pensovecchio

Calabretta - PRO.MA.T S.a.s.
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