Cosa leggo
COSA LEGGO
Cernilli racconta
i suoi migliori vini in 20 anni

Piccoli testi sulle aziende che hanno conquistato almeno «tre bicchieri», il massimo punteggio della guida, ma anche schede sui vini e le migliori annate delle stesse etichette. Il tutto suddiviso per regioni dove ogni parte d’Italia viene presentata con le cantine di riferimento. Il capitolo sulla Sicilia, ad esempio, è l’occasione per comprendere i tanti passi da gigante compiuti negli ultimi anni e per rivedere tutti i vini - e sono 111 - che hanno conquistato i «tre bicchieri». Resta il rammarico ancora oggi di una regione che «con circa sei milioni di ettolitri prodotti annualmente, la Sicilia si pone ai vertici della classifica nazionale per quantità. E soltanto il 20 per cento circa è contenuto in una bottiglia ed etichettato». Dati non nuovi ma che a rileggerli fanno sempre una certa impressione.
Per gli enofili il libro propone uno spaccato delle cose da bere. L’alta e l’altissima qualità, secondo Cernilli, è tutta nel volume. Nomi come Gaja e Dal Forno, San Michele Appiano e Conterno, Sassicaia e Bellavista, Turriga e Gravner. E tanti, tantissimi altri ancora. Provateci, la cosa bella è che vi verrà voglia di bere. E date un’occhiata in cantina: magari qualcuna delle etichette citate l’avete conservata e non sapete che è una delle migliori degli ultimi vent’anni.
F. C.
COSA LEGGO
Cernilli racconta
i suoi migliori vini in 20 anni

Piccoli testi sulle aziende che hanno conquistato almeno «tre bicchieri», il massimo punteggio della guida, ma anche schede sui vini e le migliori annate delle stesse etichette. Il tutto suddiviso per regioni dove ogni parte d’Italia viene presentata con le cantine di riferimento. Il capitolo sulla Sicilia, ad esempio, è l’occasione per comprendere i tanti passi da gigante compiuti negli ultimi anni e per rivedere tutti i vini - e sono 111 - che hanno conquistato i «tre bicchieri». Resta il rammarico ancora oggi di una regione che «con circa sei milioni di ettolitri prodotti annualmente, la Sicilia si pone ai vertici della classifica nazionale per quantità. E soltanto il 20 per cento circa è contenuto in una bottiglia ed etichettato». Dati non nuovi ma che a rileggerli fanno sempre una certa impressione.
Per gli enofili il libro propone uno spaccato delle cose da bere. L’alta e l’altissima qualità, secondo Cernilli, è tutta nel volume. Nomi come Gaja e Dal Forno, San Michele Appiano e Conterno, Sassicaia e Bellavista, Turriga e Gravner. E tanti, tantissimi altri ancora. Provateci, la cosa bella è che vi verrà voglia di bere. E date un’occhiata in cantina: magari qualcuna delle etichette citate l’avete conservata e non sapete che è una delle migliori degli ultimi vent’anni.
F. C.
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