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Vino della settimana

Vino della settimana. Barolo Docg Vigna La Rosa 2015 di Fontanafredda

19 Settembre 2020
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di Federico Latteri

La storia di Fontanafredda inizia nel 1858, anno in cui il Re Vittorio Emanuele II acquista la tenuta di Serralunga d’Alba per donarla a Rosa Vercellana, meglio nota come la Bela Rosin e divenuta da lì a poco contessa.

Nel 1878 il conte Emanuele Alberto di Mirafiori, figlio di Vittorio Emanuele e Rosin, inizia la sua avventura nel mondo del vino. Conseguirà importanti successi che porteranno prestigio e notorietà al Barolo. Dopo un periodo di sviluppo che raggiunge l’apice nel 1918 con 200 dipendenti e 40 famiglie residenti all’interno della proprietà, alla fine degli anni Venti si verifica una fase di declino che comporta la vendita della proprietà al Monte dei Paschi di Siena e del marchio alla famiglia Gancia nel 1931.

Nel 2009 Fontanafredda viene acquistata dall’attuale proprietario, l’imprenditore Oscar Farinetti. Inizia così il rilancio dell’azienda che oggi è una realtà di primo livello, come riconosciuto dalla rivista statunitense Wine Enthusiast che nel 2017 la nomina “Cantina europea dell’anno”. Oltre al settore vitivinicolo è stata curata e ampliata l’offerta di ospitalità turistica che oggi può contare su diverse strutture con una proposta molto varia: il rinomato ristorante Guido, l’osteria Disguido al Garden del Lago, la Bottega del Vino, dove è possibile acquistare i vini e altri prodotti e due hotel accoglienti e confortevoli, il Vigna Magica e la Foresteria delle Vigne.

(Villa Reale)

La filosofia aziendale è molto chiara: produrre vini di elevata qualità nel rispetto dell’ambiente, delle tipicità territoriali e del consumatore. Si usano solo lieviti autoctoni selezionati nei propri vigneti, le maturazioni si svolgono in grandi botti di rovere e vengono impiegate quantità di solfiti inferiori di oltre il 40 per cento rispetto ai limiti di legge.

La superficie vitata si estende per circa 100 ettari ad altitudini comprese tra 200 e 400 metri nei comuni di Serralunga d’Alba, Barolo, Dogliani, Diano d’Alba, Farigliano, Alba e Rodello, tutti in provincia di Cuneo e Murisengo in provincia di Alessandria, unica località al di fuori delle Langhe. Sono otto milioni e mezzo le bottiglie prodotte annualmente. La gamma di etichette è costituita principalmente da rossi come Barolo, Barbaresco, Barbera, Dolcetto e Nebbiolo, inoltre troviamo alcuni bianchi e gli spumanti, l’Asti, ottenuto con metodo Martinotti e l’Alta Langa Metodo Classico.

Degustiamo il Barolo Docg Vigna La Rosa 2015, uno dei vini simbolo di Fontanafredda che rappresenta il punto d’incontro tra stile aziendale e territorio. E’ fatto con uve Nebbiolo provenienti dall’omonimo vigneto situato nel comune di Serralunga d’Alba ad un’altitudine compresa tra 250 e 310 metri sul livello del mare. Le viti, allevate a guyot con densità di 4.000-5.000 ceppi per ettaro, si trovano su un terreno di marne calcaree e argilla esposto a sud e a sud ovest. La vendemmia viene effettuata tra la prima e la seconda decade di ottobre. La vinificazione prevede una fermentazione in tini di acciaio inox a cappello galleggiante con il controllo della temperatura per 15 giorni circa. Segue un prolungamento del contatto con le bucce per altri 15 giorni. La maturazione inizia in barrique di rovere di Allier per 12 mesi e prosegue in botti da 20-30 ettolitri per un periodo di uguale durata. L’idea è quella di usare le botti piccole per arrotondare meglio i tannini, facendo in modo che le note del legno non risultino mai troppo evidenti. Dopo l’imbottigliamento è previsto almeno un anno di affinamento prima della commercializzazione.

Nel calice il Barolo Vigna La Rosa si presenta limpido, di colore rosso granato scarico. E’ elegante e complesso al naso con un profilo prevalentemente floreale fatto di sentori di viola e rosa appassita, poi piccoli frutti rossi, radici, sottobosco, spezie dolci e una nota balsamica. Il sorso è agile, articolato e dotato della giusta struttura e di una buona intensità gustativa. Fitti e levigati i tannini. Chiude lungo e sapido. E’ un rosso che riesce a coniugare un’ottima incisività con una bevibilità non comune per la tipologia. Può essere abbinato a diversi piatti a base di carni rosse, a selvaggina o a formaggi stagionati.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Fontanafredda
Via Alba, 15 – Serralunga d’Alba (Cn)
Tel. +39 0173 626111
info@fontanafredda.it
www.fontanafredda.it

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