Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 39 del 13/12/2007

L’EVENTO Dolci dal convento

13 Dicembre 2007
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    L’EVENTO

A “Dolcemente Erice” in mostra muccunetta, tagliancozzi, minni ri virgini. Ma ci sarà foto_dolcemente.jpgspazio anche per i presìdi Slow Food, i laboratori del gusto, un concorso per le scuole e tante degustazioni

Dolci
dal convento

Dolci conventuali provenienti da tutta la Sicilia, una mostra dei presìdi Slow Food, laboratori del gusto, un concorso per le scuole e tante degustazioni. Torna anche quest’anno “Dolcemente Erice”, la manifestazione organizzata dalla sezione trapanese di Slow Food e che si svolgerà sabato 15 e domenica 16.

foto_dolcemente_2.jpgNell’ex convitto Sales verrà allestita una mostra che raccoglie i dolci conventuali originali siciliani per ricordare e far ricordare di quali preparazioni prelibate siano capaci le sapienti mani delle suore. Si potranno degustare ed acquistare i dolci della tradizione conventuale originaria provenienti dal Monastero di Santo Spirito di Agrigento, dal Monastero di San Michele di Mazara del Vallo, dal Monastero del Santissimo Rosario di Palma di Montechiaro, e ancora da Alcamo, Palermo, Catania, Marsala, Trapani, Sciacca, Sambuca di Sicilia. Ci sarà spazio anche per le pasticcerie che conservano ancora la tradizione di dolci tipici come i “muccunetta”, i “tagliancozzi”, le “minni ri virgini”, le “cucchitelle”, i “biscotti ricci”, il “couscous dolce di pistacchi”, le “ovamurine”, e i dolci natalizi con i “dolci di ficu”, i “cassateddi” e i “buccellati”. I dolci cfoto_dolcemente_3.jpgonventuali siciliani, dunque, messi a confronto con i dolci provenienti anche da oltre le Alpi, come il Caffè di Huehuetenango del Guatemala, la Vaniglia della Chinantla del Messico e il Cacao di Barlovento dell’Ecuador.
Dopo il grande successo delle passate edizioni, sarà riproposta la fiera dei presìdi siciliani di Slow Food, piccole produzioni di qualità poste sotto tutela dall’associazione per salvaguardarle dall’estinzione, che raccontano una biodiversità alimentare e una tradizione unica al mondo. Tra queste la Lenticchia di Ustica, il sale artigianale delle saline di Trapani, il caciocavallo Maiorchino, la vastedda del Belìce, le provole dei Nebrodi e delle Madonie, la fragolina di Ribera, i meloni d’inverno, le pesche tabacchiere dell’Etna, l’asino ragusano, la capra girgentana, il suino nero dei Nebrodi, per citare alcuni esempi.
Porte aperte alle degustazioni, naturalmente, per dar modo ai visitatori di apprezzare il dolce e, in questo caso, il salato. Si potranno sorseggiare anche vini dolci, grappe e acquaviti.
Inoltre Slow Food chiamerà in cattedra i suoi docenti che, in un’informale aula didattica, guideranno gli interessati in lezioni enogastronomiche teorico-pratiche. I partecipanti impareranno ad apprezzare prodotti ed abbinamenti particolari e approfondiranno la loro cultura del gusto conoscendo tradizione, tecniche produttive e abbinamenti di prodotti particolari della nostra terra. Sei i temi dei laboratori: Latte crudo o pastorizzato? Incontro tra i dolci di ricotta industriale e quelli artigianali; Sapori del passato; I Nebrodi a Dolcemente Erice; I Blu del mondo e i vini siciliani; I dolci conventuali e i vini da meditazione siciliani; Bonton incontra Dolcemente Erice.
E per i più piccoli, l’aula Giocagusto con brevi momenti di lezione alternati ad attività pratiche e di degustazione e un concorso per le scuole: “Una cartolina per Dolcemente Erice”.

C.M.