Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 102 del 26/02/2009

L’INIZIATIVA Alunni a lezione nel caseificio

26 Febbraio 2009
cangemi cangemi

L’INIZIATIVA

Un’azienda di Partanna, nel Belice, apre le porte agli studenti delle scuole elementari per illustrare la produzione del pecorino, delle vastedde e della ricotta

Alunni a lezione
nel caseificio

A scuola di formaggio. A Partanna, comune in provincia di Trapani, nella valle del Belice, il caseificio Cangemi ha aperto le porte ai piccoli alunni delle scuole elementari.


“Abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra azienda – ha dichiarato Tonino Cangemi, 36 anni, titolare del caseificio – per delle visite guidate rivolte ai bambini. Concordiamo con le maestre le date e poi accogliamo le scolaresche”.
Un modo concreto per avvicinare i più piccoli al mondo dell’allevamento e della produzione casearia. Lo stesso Cangemi ha cominciato in tenera età questo mestiere: “Lavoro in questo settore – racconta – da quando avevo 12 anni. Ho iniziato al fianco di mio padre e mio nonno che mi hanno insegnato i procedimenti storici per la realizzazione dei formaggi ovini. Ecco perché qui a Partanna, dove produciamo formaggio dal 1860, la tradizione è un imperativo assoluto nella lavorazione dei prodotti caseari. Le uniche cose ad essere cambiate – dice Cangemi – sono l’alimentazione del fuoco che prima era fatta a legna mentre ora usiamo il metano ed il fatto che la produzione del formaggio non viene più fatta in capanne di canna ma in caseifici a norma europea. Le metodologie, invece, sono identiche da centinaia di anni”.
Se molti conoscono il pecorino siciliano, non tutti hanno assaporato la vastedda del Belice: un formaggio a pasta filata che anticamente si produceva nel Trapanese con l’arrivo dei mesi estivi quando la produzione del latte scemava rispetto ai mesi rigidi. Il procedimento è identico a quello della filatura del caciocavallo solo che per la vastedda si usa solo latte di pecora. “La tecnica – come conferma Cangemi – è stata appresa decenni fa da un bovaro del palermitano”.
Nel 2001 è nato un consorzio per la tutela della vastedda della valle del Belice. Il gruppo di cui fanno parte circa 30 soci si è poi ampliato con la fondazione della cooperativa, nata nel 2008, e che oggi conta 50 iscritti.
Ogni anno si producono circa 90 quintali di vastedde belicine che vengono esportate in tutta Italia ed anche all’estero, in particolare in Belgio. Si tratta di uno dei formaggi più nutrienti che arrivano sulla tavola italiana: basso contenuto di grassi, ricco di calcio, ricchissimo di fermenti lattici (in un grammo di prodotto ci sono circa 1 miliardo di lactobacilli vivi).
Rilevante anche la produzione di ricotta (circa 50 quintali ogni anno) e del pecorino siciliano (100 quintali in dodici mesi) che viene regolarmente esportato anche in America.
 

Pi. Zag.