Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Benessere & alimentazione

Acido folico e vitamina B contro l’emicrania

10 Aprile 2015
emicrania emicrania

A chi di noi non è capitato, almeno una volta nella vita, di essere colpito improvvisamente da un forte mal di testa in grado di modificare i nostri piani? Molti sono infatti gli individui che soffrono di varie forme di emicranie, talvolta addirittura invalidanti e tali da compromettere la propria vita sociale e lavorativa. 

Nausea, alterazioni della vista, intolleranza ai rumori e a fonti di luce ecco alcuni dei sintomi più significativi dell’emicrania che colpisce circa il 10-15% della popolazione di età compresa tra 35 e 45 anni.

Ma come interveniamo generalmente per arginare questo gravoso disturbo? Certamente i rimedi oggi più conosciuti e diffusi rimangono i noti analgesici e antidolorifici che, se nel breve periodo sortiscono gli effetti desiderati, a lungo termine potrebbero rivelarsi inefficaci e il cui abuso non è certamente consigliato. A questo punto diverse domande ci verranno alla mente: come posso intervenire in modo efficace per contrastare questo disturbo?

Esistono rimedi naturali? Scorrette abitudini alimentari possono amplificare l’emicrania? Le risposte alle nostre molteplici domande giungono dai ricercatori della Griffith University di Queensland in Australia che hanno preso in esame 41 donne affette da emicrania con aura (quando sintomi come dei formicolii al braccio o alla mano dal lato del dolore o possibili alterazioni visive, che possono durare dai 5 ai 20 minuti, precedono e a volte accompagnano il mal di testa tipico). Sulla base di precedenti evidenze scientifiche, gli studiosi australiani sono partiti dalla considerazione che mutazioni del gene Mthfr sarebbero in parte responsabili di molti attacchi d’emicrania e, fattore non meno rilevante, dell’aumento dei valori di omocisteina considerato uno dei principali aminoacidi in grado di influenzare il rischio cardiovascolare.

I livelli di omocisteina possono essere ridotti attraverso l’assunzione di vitamine del gruppo B, ecco perché i ricercatori hanno somministrato acido folico (2mg), vitamina B6 (25mg) e B12 (400mcg) regolarmente per 6 mesi alle donne partecipanti allo studio. Ebbene sarebbe emersa una effettiva relazione tra vitamine del gruppo B e livelli di omocisteina che si sarebbe ridotta del 39% con notevoli benefici anche nella frequenza e nell’intensità degli episodi emicranici e dei sintomi a questi connessi. Ma come possiamo introdurre acido folico nel nostro organismo? Sappiamo infatti che l’acido folico non viene prodotto spontaneamente, ma deve essere introdotto con il cibo. Per fare il pieno di acido folico, dalle svariate proprietà benefiche, basti pensare che le donne in gravidanza lo assumono per scongiurare il rischio di malformazioni fetali, è bene consumare verdure a foglia verde, spinaci, lattuga, broccoli, rape verdi, cavolfiori, solo per citarne alcune, ma anche fegato e legumi ne contengono buona parte.

Dunque se soffriamo di frequenti episodi di mal di testa, proviamo a limitare l’assunzione di farmaci costosi e dai possibili effetti indesiderati e al contempo instauriamo delle  buone abitudini alimentari: arricchiamo la nostra alimentazione di verdure fresche, legumi, cereali e frutta secca in grado di fornirci vitamine del gruppo B che miglioreranno la nostra salute generale, sistema nervoso e immunitario risulteranno rafforzati, mentre la nostra pelle e i nostri capelli assumeranno nuova bellezza.

Prepariamo dunque una ricetta ricca in acido folico e in parte anche in vitamine del gruppo B (esclusa la B12 di origine prevalentemente animale) al contempo stesso stuzzicante, “chips di chayote”

Ingredienti:

  • 4 chayote

  • olio extravergine di oliva

  • sale marino

Preparazione
Armati di un paio di guanti di gomma, lavare e privare il chayote della buccia. Tagliare a metà il chayote, privarlo della parte centrale e tagliarlo a fette sottili. Far scaldare l’olio, se potete controllare la temperatura, stare sempre sotto i 180 gradi. Far friggere le fettine di chayote fino a che non siano ben dorate da entrambi i lati. Scolare su abbondante carta assorbente e condire con il sale
Buon appetito!

Andrea Buisalacchi


Esperto in nutrizione e integrazione nutrizionale 

presso le Università Bicocca di Milano e UniCt di Catania

perunapelleperfetta@gmail.com

Fb: Andrea Busalacchi