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Benessere & alimentazione

Curcuma contro la sindrome metabolica: la spezia che abbassa il colesterolo e i trigliceridi

27 Marzo 2015
curcuma curcuma

Una grande varietà di spezie trova posto in cucina per insaporire e profumare i nostri piatti, talvolta esse appartengono alla tradizione italiana, ma sempre più spesso siamo soliti “sperimentare” gusti e sapori esteri. 

Cucina araba, giapponese, cinese, indiana e altre ancora, con i loro piatti sono sempre più presenti sulle nostre tavole. La curcuma nota spezia delle Indie da circa 5.000 anni, giunge relativamente da poco tempo anche nel nostro paese arricchendo la nostra tradizionale cucina.

La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe e ovali e da fiori raccolti in spighe. Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa zafferano, per questo essa è anche nota col nome di Zafferano delle Indie. I suoi rizomi, parte della pianta contenente i principi attivi, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni. Una volta schiacciati, si ottiene una polvere giallo-arancione, la nota spezia della cucina del Sud Asia.

La curcuma è caratterizzata da una gran varietà di sostanze, potassio, vitamina c, amido e da olii essenziali in grado di stimolare l’appetito, quelli amari in particolare stimolerebbero la formazione di enzimi digestivi. L'attenzione degli studiosi però negli ultimi anni si è concentrata su una sostanza in particolare: la curcumina.

La spezia delle Indie ha incuriosito anche i ricercatori dell’università di Taiwan divenendo oggetto di dettagliate analisi. Lo studio ha visto come protagonisti 65 soggetti, uomini e donne affetti da sindrome metabolica, ovvero una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare caratterizzata da una serie di sintomi che si manifestano contemporaneamente nell'individuo. Questi sono spesso correlati allo stile di vita della persona (peso eccessivo, vita sedentaria) o a patologie preesistenti (obesità, ipercolesterolemia – presenza di un elevato tasso di colesterolo nel sangue – ecc.).

Nel corso dello studio, durato dodici settimane, ad una parte dei soggetti sono stati somministrati 630 mg di curcumina tre volte al dì, alla restante parte invece una sostanza placebo. Ciò che è emerso alla fine delle dodici settimane è stato davvero sorprendente, Il team infatti ha osservato un aumento significativo di lipoproteine ad alta densità (colesterolo buono) e contemporaneamente una diminuzione di lipoproteine a bassa densità (colesterolo cattivo), anche i livelli di trigliceridi risultavano ridotti.
Se la sindrome metabolica è una preoccupazione che occupa i nostri pensieri, operare una buona prevenzione alimentare è la scelta più idonea, magari con un buon risotto alla curcuma

Ingredienti

  • 1 porro (o 1 cipolla),
  • 320 grammi di riso (Carnaroli o Vialone nano), anche integrale,
  • 1 litro – 1 litro e mezzo di brodo vegetale,
  • panna vegetale, possibilmente Bio (attenzione agli ingredienti)
  • 2 cucchiaini di curcuma,
  • olio e pepe qb.

Preparazione
Soffriggete in una casseruola il porro o la cipolla con l’olio, poi versateci dentro il riso e lasciatelo rosolare per qualche minuto. A parte avrete preparato il brodo vegetale che piano piano verserete nella casseruola per fare in modo che il riso si cuocia, girandolo ogni tanto. E’ possibile scegliere del riso integrale, ma considerate che ci vuole circa 1 ora di cottura classica, abbondate quindi con il brodo, se volete evitare di doverlo girare troppo spesso per paura che si attacchi. Una volta cotto il riso e asciugato quasi tutto il brodo, aggiungete la panna a vostro piacimento (quanto basta per amalgamare) e infine spolverate con la curcuma e il pepe.
Buon appetito!

Andrea Busalacchi

 

Esperto in nutrizione e integrazione nutrizionale 
presso le Università Bicocca di Milano e UniCt di Catania
perunapelleperfetta@gmail.com
Fb: Andrea Busalacchi