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Benessere & alimentazione

Curry, antinfiammatorio e antiossidante e alleato per il buon funzionamento del cervello

02 Giugno 2015
curry curry

Menta, rosmarino, timo, dragoncello certamente sono solo alcune delle spezie presenti nelle nostre cucine che ci aiutano a insaporire e profumare diversi piatti, esse possono appartenere alla nostra cultura o, come accade sempre più spesso, giungere da tradizioni lontane come arabe, orientali o indiane. 

Proprio da quest’ultimo paese giunge “la regina delle spezie”, la Curcuma, così definita dalla medicina ayurvedica per le sue prodigiose proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali.
L’impiego della Curcuma risale a circa sei millenni fà ad opera di monaci buddisti che la utilizzavano non solo come spezia, ma anche come colorante e rimedio naturale per svariati disturbi. Il grande navigatore Marco Polo durante i suoi viaggi venne a conoscenza di questa prodigiosa spezia e di essa disse:” Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano. (La Curcuma) è tenuta in grande considerazione, ed è un ingrediente in tutti i loro piatti”.

La radice e parte del suo fusto (rizoma) vengono schiacciati sino ad ottenere una polvere gialla, che miscelata ad altre spezie, dà vita al curry, contenente circa il 2% di curcumina, il suo principio attivo. Il curry oltre ad avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti sembrerebbe esercitare un notevole contributo a livello del sistema nervoso, riuscendo a contrastare i disturbi d’ansia a cui molti di noi sono soggetti. Su questo aspetto si sono soffermati Fernando Gomez–Pinilla e i ricercatori dell’University of California/Los Angeles i quali hanno condotto test di coltura cellulare in vitro e modellizzazione degli animali.

I risultati dei test hanno permesso di ritenere che una dieta a base di Curcumina sarebbe in grado di favorire la conversione di acido alfa-linolenico (Omega-3), un precursore dell’acido docosaesanoico (Dha) nel fegato ed essenziale per il buon funzionamento del cervello, al contrario una carenza di questo elemento sarebbe responsabile di svariati disturbi neurologici. La materia grigia del nostro cervello, contiene la maggiore quantità di Dha, e questa aumenta drammaticamente prima della nascita e nel momento in cui si ha una intensificazione della crescita del cervello, in quanto il Dha è importante per la biosintesi delle membrane neuronali. Sembra inoltre che tale elemento influenzi in maniera considerevole l’espressione genica, comportandosi come un ormone in grado di controllare specifiche azioni di trascrizione del Dna.

Questa è una ulteriore evidenza di come la dieta possa influenzare il nostro patrimonio genetico ed in particolare la sua espressione, mostrando dei risultati positivi anche su alcune patologie del sistema nervoso centrale, come schizofrenia, demenza, depressione, Alzheimer e altro.
Una dieta a base di curcuma, in quantità pari circa a due cucchiai di caffè spolverati sui nostri piatti, salse, yogurt o bevande risulteranno indispensabili per il benessere della nostra mente, specialmente se associati a piatti contenenti acido alfa-linolenico, come il “Pane alle curcuma e lino” che consiglio di preparare quotidianamente:
Ingredienti

  • 500 gr di farina integrale a chicco intero (o mix senza glutine)
  • 40 gr di semi di zucca
  • 30 gr di semi di lino
  • 2 cucchiai di curcuma
  • 400 gr di acqua tiepida
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaio di sale fino
  • 2 cucchiai di olio di semi di lino
  • 12 gr di lievito di birra fresco o una noce di lievito madre

Preparazione
Per iniziare a preparare il vostro Pane alla curcuma, sminuzzate i semi grossolanamente con un mixer. Unire le farine ai semi, alla curcuma e allo zucchero e aggiungete il lievito precedentemente sciolto in poca acqua tiepida, l’olio e l’acqua a poco a poco e il sale. Amalgamare finchè non si sarà formato un bell’impasto non appiccicoso. Estrarre dalla planetaria e lavorare qualche minuto con le mani su una spianatoia infarinata. Formare una palla e lasciare risposare in un recipiente coperto per almeno 1 ora e mezza. Tornare a lavorare l’impasto e dare la forma voluta. Lasciare riposare coperto fino al raddoppio del volume. Infornare in forno preriscaldato a 200°. Estrarre dal forno dopo 35 minuti. Togliere il pane dalla teglia calda e coprire con un canovaccio pulito.
Buon appetito!

Andrea Busalacchi


Esperto in nutrizione e integrazione nutrizionale 

presso le Università Bicocca di Milano e UniCt di Catania

perunapelleperfetta@gmail.com

Fb: Andrea Busalacchi