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Salone del Gusto 2008

Gli inglesi scoprono il limone Interdonato

30 Ottobre 2008
TORINO_limone_interdonato TORINO_limone_interdonato

Gli inglesi scoprono
il limone Interdonato

Il limone preferito dagli inglesi all’ora del tè? Viene prodotto a Messina e prende il nome da un colonnello garibaldino che aveva deciso di ritirarsi sulla costa orientale della Sicilia. È raro, tanto da essere entrato tra i 29 presìdi Slow Food della Sicilia, ma il suo gusto dolce lo ha reso molto amato anche dagli anglosassoni, proprio per il suo gusto poco aggressivo.


La storia di questo limone tipico risale al XIX secolo con l’eroe garibaldino, il colonnello Giovanni Interdonato, nato a Nizza di Sicilia dove ricoprì anche l’incarico di sindaco, e dove ancora oggi esistono le piante madri di questo ibrido innesto di cedro e limone, ottenuto da lui negli anni compresi tra il 1875 e il 1880, tanto che gli attuali amministratori comunali, in accordo con la Sovrintendenza ai Beni culturali hanno proposto l’istituzione di un museo con parco botanico per preservarli come monumento storico.
Il colonnello, appassionato agrumicultore, cercò di diffondere e valorizzare questa coltivazione considerando anche la sua eccezionale resistenza al mal secco degli agrumi e il particolare periodo di produzione e maturazione, settembre-ottobre, quando non si avevano sul mercato prodotti concorrenti e da quanto si legge testualmente dai reperti “eseguì circa 200 innesti ad occhio su piante di melangolo, introducendo ad disotto della incisione a T, praticata sul soggetto, uno scudetto costituito da due semigemme coincidenti perfettamente ed unite nel senso longitudinale, e cioè una semigemma di cedro e l’altra di limone”.
A continuare la tradizione gli eredi del colonnello, tra cui Attilio Interdonato, presidente del Consorzio di tutela del limone Interdonato: “Questo limone, per il suo gusto non troppo acidulo, è stato apprezzato anche dal principe Carlo che non potè fare a meno che apprezzarne le qualità olfattive che ben si accompagnano alle tradizioni inglesi di un buon tè”, dice orgoglioso.
Attualmente è attivo un Consorzio di tutela nato nel 2002, comprensivo di enti locali,da produttori e trasformatori e da associazioni di categoria per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e rurale che la coltivazione del limone Interdonato ha rappresentato.

Ecco due ricette per un’estasi di gusto:

Limone “zuccarato”

Ingredienti: 1 kg di Limone Interdonato, 500 gr. di zucchero.
Preparazione: prendere 2 Limoni Interdonato, lavarli, sbucciarli, tagliarli orizzontalmente a fette intere di circa 1 cm., cospargere di zucchero ogni fetta, anche esternamente, ricomporre il tutto a forma di limone e lasciare macerare in frigo per una nottata.
Variante: quando il limone è a piena maturazione, può essere utilizzata anche la buccia.

Insalata di limone Interdonato

Ingredienti: n. 2 Limoni Interdonato (per 2-3 persone).
Preparazione: prendere 2 Limoni Interdonato, lavarli, sbucciarli, prestando attenzione a lasciare integro l’albedo, cioè la parte bianca del limone, tagliarli a fettine sottili e disporle in un piatto, condirle con olio extra-vergine di oliva, aceto e sale.
Variante: possono essere aggiunte fettine di altri agrumi.

R.V.