Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 74 del 14/08/2008

L’ABBINAMENTO Coi sottaceti meglio le bollicine

13 Agosto 2008
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    L'ABBINAMENTO

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Coi sottaceti
meglio le bollicine


    L'ABBINAMENTO

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Coi sottaceti
meglio le bollicine

Che divertente abbinare un vino ad un’insalata di riso! Occorre solo un po’ di attenzione per creare uno show. Partiamo dall’inizio, e cioè dal gusto riso non condito. Grazie all’alto contenuto di amido, il gusto “in bianco” è tendenzialmente dolce. Il compito è valutare correttamente cosa arricchisce il gusto dell’insalata. Solitamente la scelta degli ingredienti si basa su alcuni alimenti noti che possiamo ordinare in gruppi. Tra i principali:
– uova, formaggio e salumi;
– pollo, carni bianche e pesce;
– ortaggi, legumi e verdure;
– sottaceti, qui dobbiamo stare attenti!
– condimenti, come sale, pepe, limone, aceto, mayonnaise, etc. tra i quali comprendiamo per comodità olive e olio di oliva rigorosamente extravergine. Anche qui attenti!
– Noci, mandorle e frutta secca
Nell’abbinare i vini alle insalate, il punto critico risiede nei sottaceti e nel condimento “aceto”. Il marcato sapore agre altera il gusto dei vini bianchi tranquilli (non frizzanti). Qui necessariamente dobbiamo abbinare con vini con le bollicine, spumanti “Brut” o Champagne. Lo stesso abbinamento andrà bene con insalate che hanno un condimento segnato dall’olio extravergine e/o olive. In un’insalata di riso senza sottaceti invece, con ortaggi e tonno, oppure pollo, un vino bianco dal corpo medio e dal profumo fresco, varietale, è la scelta migliore: un grecanico o un catarratto giovane sarebbero perfetti. Con insalate di riso a base di pesce sono da preferire i bianchi secchi e sapidi. Con le preparazioni più corpose, ad esempio con cubetti di formaggio e mortadella, possono andare bene vini bianchi intensi, ad esempio gli chardonnay, ma anche vini rosati o rossi leggeri e morbidi, un rosato da syrah o un frappato. L’abbinamento del riso è quindi condizionato totalmente dagli ingredienti utilizzati per la preparazione. Una nota particolare va fatta per insalate di riso orientali, Thai-style, speziate e piccanti. Qui occorre trovare un vino dalla gradazione alcolica bassa per evitare che l’alcol accentui l’effetto piccante, dovrà essere lieve e profumato per contrastare l’aromaticità dell’insalata. Quale miglior vino dunque di un Riesling della Mosella a 9-10° alcolici, ad esempio di Scharzhofberg o di Fritz Haag? Il vitigno aromatico e la leggerezza del corpo produrranno al palato una sensazione balsamica ed al contempo fruttata, marcando le differenze con la spezie del riso. Un’esplosione di profumi.

Francesco Pensovecchio