Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 178 del 12/08/2010

I NOSTRI CONSIGLI Andare in bianco

05 Agosto 2010
vino_bianco vino_bianco

I NOSTRI CONSIGLI

Tredici etichette per divertire il proprio palato e lasciare di stucco i vostri amici, soprattutto se sono enofili. Vini estivi, piacevoli, particolari, ideali ad agosto. E non solo

Andare in bianco

E’ quando cala la sera, quando l’aria si raffresca e il senso opprimente del caldo si attenua che la fame torna a stuzzicarci e desideriamo qualcosa di buono dalla cucina. Il vino, per quanto sia sempre il perfetto accompagnatore, nei mesi caldi deve essere trattato con attenzione. Non tutto va bene. Alcol, temperatura di servizio, apporto calorico e varietà bianco/rosso potrebbero influenzare il nostro benessere in modo negativo. Occorre quindi scegliere limitandosi ad alcune tipologie.

Bianco: quando c’è caldo la temperatura fredda di una bevanda piace, è ovvio. Scegliere un bianco anziché un rosso vuol dire offrire qualcosa di più piacevole. I vini rossi, a causa dei tannini, devono essere serviti più caldi. Freddi sarebbero imbevibili, provare per credere (nota: un vino rosso con pochissimi tannini si può anche servire fresco). Quindi, meglio un bianco. Ancora meglio se con le bollicine!

Alcol: l’alcol è molto calorico e, visto che i bianchi ne hanno generalmente meno, meglio mantenersi su prodotti leggeri. L’alcool è un vasodilatatore delle arterie periferiche. Per questo motivo aumenta la quantità di sangue che circola sotto la pelle dando una spiacevole sensazione di calore. Il calore esce dal corpo e si suda di più. Di seguito qualche esempio. Non stupisca il fatto di non trovare, o quasi, prodotti del sud Italia. I vini bianchi del nord, o dell’Europa centrale, sono più leggeri e meno alcolici a causa della minore maturazione del frutto (uva). Inoltre le basse temperature danno luogo ad aromi più fini ed eleganti. Quindi un bel vantaggio durante i mesi caldi dell’anno.

1. Timorasso, Derthona 2008 – Vigneti Massa
Prezzo: € 17,00
Il Timorasso è un antico vitigno originario di una zona tra Liguria e Piemonte, verosimilmente tra Novi Ligure e Tortona. Snobbato per 30 anni, grazie alla caparbietà di alcuni volonterosi ed intraprendenti vignaioli tra cui Mutti e proprio Walter Massa, il Timorasso è da qualche anno sotto i riflettori, convincendo per personalità, generosità e piacevolezza. Il Timorasso Derthona 2008 è brillante, da mordere. Effluvi agrumati e floreali si avvicendano al naso, rincorsi da sentori erbacei e speziati. In bocca è netto con inserti sapidi e minerali, si potrebbe ravvisare quale nota di idrocarburi. Nel finale ritorna prepotente la frutta.

2. Sauvignon, Quarz 2008 – Kellerei Terlan
Prezzo: € 27,00
Fondata nel 1893, la Kellerei Terlan – Terlano è un paesino vinicolo tra Merano e Bolzano – è una realtà di circa 100 associati e 1.200.000 bottiglie, con un occhio al territorio, ai vitigni ed ai corretti affinamenti. Su quest’ultimo aspetto spesso con grandi sorprese. I professionisti apprezzano questa cantina da anni. Ad esempio, con oltre 6 vini oltre i 90 punti per la cantina, in una delle ultime degustazioni sui bianchi, Wine Spectator ha puntato il dito verso il Quarz decretandolo “one of the great Sauvignons of the world”, cioè uno dei migliori Sauvignon al mondo. Punteggio finale 94 punti, accanto al Bâtard-Montrachet di Colin-Morey dalla Borgogna, al Vintage Tunina di Silvio Jermann ed al Cervaro della Sala di Antinori.
Il Quartz è di colore giallo paglierino scarico, con riflessi verdolini. Al naso aromi puliti, eleganti, delicati di frutti tropicali, limone e pesca, seguiti dai varietali ortica, peperone e salvia. Il legno, sebbene vi affini per 8-10 mesi, non influisce. In bocca è fresco, teso, minerale. Il finale è persistente e vivo. Un vino perfetto per gli asparagi.

3. Kerner 2008 – Manni Nössing
Prezzo: € 16,00
Il Kerner è un vitigno aromatico a bacca bianca creato nel 1929 in Germania da August Herold incrociando Trollinger, o Schiava Grossa, e Riesling. Il nome Kerner deriva da Justinus Kerner, medico e poeta tedesco (ha scritto poesie sul vino) ad onore del quale fu dedicato questo vitigno. Il Kerner, coltivato su tutto l’arco alpino, ha ottenuto in Alto Adige un discreto successo e la Denominazione di origine controllata nel 1993. In linea generale, la fragranza del Riesling è dominante ma, per molti versi, è stimolata dal rigore gustativo ereditato dalla Schiava. Non distante da Bressanone, Manni Nössing ha saputo valorizzare con grande maestria queste doti, proponendo un vino capace di fuochi d’artificio. Alla vista è colore giallo paglierino con intensi riflessi verdi. Il naso è piccante, fruttato, con eleganti sfumature erbacee. In bocca taglia la lingua con un pizzico di prepotenza, ma lasciandole una sensazione di freschezza mentolata e di minerale sapidità a lungo.

4. Vermentino, Vigna Intrigoso 2009 – Bisson
Prezzo: € 12,00
Il Vermentino è un vitigno aromatico originario di un’area portoghese/spagnola, ovvero dell’isola di Madera a causa di numerose affinità con la malvasia locale. Dalla Spagna il vitigno si è diffuso in Liguria e Sardegna e anche in alcune zone della Toscana. Leggeri e poco strutturati, ma eleganti, i vini liguri DOC a base di Vermentino sono il Riviera Ligure di Ponente, il Val Polcevera, il Golfo del Tigullio e il Colli di Luni. Nelle tenute di Trigoso (Sestri Levante) e Campegli (Castiglione Chiavarese), l’azienda Bisson coltiva i tipici vitigni del Levante Ligure (Vermentino, Bianchetta e Cliegiolo). Ad Intrigoso il mare è visto ma non è vicino. Di colore giallo paglierino brillante, il Vermentino lo interpreta con timida delicatezza, con un naso sottile e composto. In bocca è fresco e vivo, con una spiccata sapidità. Leggermente amarognolo nel finale. Ottimo per i piatti di pesce che richiedono delicatezza.

5. DOC Soave Classico 2007 – Suavia
Prezzo: € 10,00
Quattro giovanissime alla guida di Suavia, l’azienda della famiglia Tessari sita presso la frazione di Fittà, a Soave (Vr). I terreni, 10 ettari che ricadono proprio nell’area classica della doc di Soave, si trovano a 300 metri s.l.m. Suavia è l’antico nome di Soave. Questo vino, si pedoni il gioco di parole, classico delle doc d’Italia più famose all’estero, prodotto in 60.000 pezzi, le percentuali dei vitigni utilizzati sono al 95% per la Garganega e del 5% per il Trebbiano di Soave. E’ un mirabile esempio di equilibrio e piacevolezza. Al colore è giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso, sentori fruttati di mandarino, pompelmo e fiori di mandorlo, seguiti da una fine speziatura. Al palato è esuberante, fresco, armonico. La beva è resa ancora più piacevole da una elegante sapidità minerale.

6. Falanghina 2009 – Vadiaperti
Prezzo: € 8,00
E’ una delle aziende storiche d’Irpinia. A Montefredane, Avellino, Antonio Troisi detto “Il Professore”, ha trovato idee e grinta per pensare prima degli altri. Quello che oggi sembra banale, e cioè imbottigliare in proprio, a metà degli anni ’80 era considerato un rischio che rasentava l’illogico. Ma le vigne a Vadiaperti a Montefredane meritano un trattamento diverso, speciale. I suoli vulcanici/tufacei e le escursioni termiche notevoli erano ottime premesse. Oggi, il figlio Raffaele prosegue nella traccia del padre, proponendo vini autoctoni di alto valore etico, oltre che buoni da bere. La Falanghina sembra nata per questo periodo dell’anno. Il vino è fresco, beverino, profumato, ideale per il consumo estivo. Perfetto su piatti a base di pesce, esprime energia attraverso una vena acida ad alta tensione.  Il colore è paglierino poco intenso con riflessi verdognoli. Profumi delicati di brezza marina. Tagliente in bocca, piace per l’immediata freschezza e intensa, elegante mineralità.

7. Muscadet Sevre et Maine 2008, Cuvée Classique – Domaine de L’Ecu (Demeter – Triple A)
Prezzo: € 12,00
Questa denominazione in Loira prende il nome da due fiumi, la Petite Maine e la Sèvre Nantaise, estendendosi su ben 23 comuni a sud-est di Nantes.
Qui Guy Bossard, uomo di poche parole ma molti fatti, coltiva i suoi vigneti senza l’utilizzo di alcun prodotto chimico. I vigneti, in biologico dal 1975, sono dal 1992 condotti in regime di biodinamica. Dei 21 ettari posseduti, 16 sono vitati con Melon de Bourgogne – è questo il nome del vitigno che si fa risalire ai monaci cistercensi – per produrre il Muscadet.
L’obbiettivo è esprimere tutte le sfumature del terroir per il piacere del consumatore, qui composto da tre formazioni geologiche: Gneiss, Orthogneiss e Granito. Il vino è leggero e profumato. Aromi fruttati di mela al forno, lime e pera William fanno da sfondo a note speziate. In bocca è lieve, vivo e generoso. Perfetto per una notte estiva.

8. Erdener Träppchen 2005 – Dr. Loosen
Prezzo: € 22,00
La “scaletta” di Erden – è il nome del piccolo paese – è uno tra i Cru più celebrati della Mosella e forse del mondo. Il colore blu dell’ardesia che si sfalda e si riscalda nelle calde giornate estivi, i riflessi e riverberi di luce specchiati dal fiume costituiscono un unicum nel mondo del vino. Ci troviamo in Germania, a sud-ovest di Colonia e Francoforte. Ernst Loosen, appassionato storico ed archeologo, ha deciso di dedicarsi interamente al vino della Mosella. Impossibili brandelli di terra strappati alla natura costituiscono i cosiddetti scalini, nella sostanza dei micro terrazzamenti a strapiombo sull’acqua. Le notevoli escursioni termiche tra giorno e notte, l’aspetto aromatico ed il lavoro di esaltatore del terroir compiuto dal Riesling conducono a questo miracolo enologico. Il vino è giallo paglierino tenue con riflessi verdi, anche a distanza di molti anni. Cercare al naso idrocarburi e gomma è adesso inutile. Se ne riparlerà nel 2015. Adesso è pompelmo, menta, gelsomino, citronella, nespole e pesche. In bocca scorrevole e molto piacevole al tatto, per struttura e freschezza. Un vino di incredibile beva.

9. Abtsberg Kabinett trocken 2008 – von Schubert Maximin Grünhaus (Germania)
Prezzo: € 16,00
I fortunati che, cercando, scovano in qualche angolo di enoteca delle annate vecchie di Von Schubert avranno belle sorprese. L’annata 2008 di questo Riesling del fiume Ruwer, un affluente della Mosella, è ancora giovanissima, ma noi abbiamo avuto la fortuna di metterla a confronto con un 2002 rinvenuto casualmente. I tre fiumi Mosel-Saar-Ruwer restano, tra le regioni vinicole tedesche, i luoghi più affascinanti e irrinunciabili per un appassionato di vini. L’Abtsberg, la collina dell’abate, ha una notevole pendenza ed è esposta in maniera ottimale. Un leggero residuo zuccherino ammorbidisce le sensazioni acide e sapide, mantenendo peraltro il grado alcolico molto basso. Agrumi, mele renette, biancospino, glicine e salvia sono solo alcuni dei riconoscimenti olfattivi. Elegante ed equilibrato in bocca, ha una persistenza lunghissima.

10. Riesling 2006 – Trimbach (Francia)
Prezzo: € 20,00
Trimbach è una versione francese del riesling. L’Alsazia è una regione che si sviluppa in lunghezza lungo Reno, una fetta notevolmente più calda del Baden o anche del Rheingau. I vini sono più strutturati e rotondi, non per questo meno piacevoli. Anzi. Il pregio consiste proprio la notevole aromaticità unita alla morbidezza e rotondità. La versione eccellente, il miglior cru, è il Clos St.-Hune. Noi però preferiamo indicarvi una versione, oltre che accessibile nel prezzo, anche piacevole e ben realizzata. Giallo paglierino alla vista, al naso offre eleganti nuance minerali, note agrumate tra cui bergamotto e fiori gialli. In bocca è morbido, piacevole, con una splendida persistenza aromatica.

11. Cuis 1er Cru Brut – Pierre Gimonnet (Francia)
Prezzo: € 38,00
Non poteva mancare una proposta frizzante. Il Brut è uno champagne Blanc-de-Blanc, cioè da uve chardonnay, 1er Cru delle zone di Cuis, Chouilly, Cramant e Vertus. La leggerezza e la forza contraddistinguono questo vino. Le bollicine sono numerose e continue. Mela, crosta di pane e fiori gialli lo contraddistinguono al naso. In bocca è ben bilanciato nell’acidità e nell’alcol, le bollicine provvedono a vivacizzare il tutto. E’ una delle bottiglie migliori nel rapporto qualità prezzo.

12. Brut – Abate Nero
Le particolari condizioni climatiche, la natura dei terreni ed una tradizione vitivinicola fanno del Trentino una delle zone ideali per la coltivazione delle uve base per lo spumante. Anche qui lo chardonnay è di casa ed è stato scelto opportunamente. Il nome della cantina è un omaggio al precursore dello Champagne. Il vino riposa sui lieviti lungamente “per la presa di spuma”. Ogni fase è manuale, per un controllo diretto di ogni singola bottiglia. Il colore è oro scarico ma di straordinario nell’impatto olfattivo. Agrumi lasciano spazio alla liquirizia e al pane appena tolto dal forno a legna. Lineare quanto energico, sapido e minerale, è un’ondata di freschezza. Vino elegante e di razza. Aderisce alla Trentodoc e consorzio Metodo Classico e del Talento. Ottimo aperitivo, può essere utilizzato in numerosi piatti, meglio se a tutto pasto.

13. Riesling Kabinett Pfaffenberg 2008 – Weingut Knoll (Austria)
Prezzo: € 22,00
Una curiosa classificazione della Wachau, un tratto di Danubio tra le città di Spitz e Krems, regola tutte le denominazioni. Il cru Pfaffenberg della famiglia Knoll è di poco fuori dalla classificazione ufficiale e quindi perde la specifica indicazione (sarebbe stata “Federspiel”)e rientra nella valle del fiume Krems. Entrambi i vitigni coltivati in questa regione hanno espressioni uniche: tuttavia, il Riesling rispetto al Grüner Veltliner è più ricco e, a nostro modo di vedere, esprime meglio i suoli dei fiumi dell’Europa centrale. Le sensazioni di frutta, citronella, mela, fiori bianchi e “Marille”, l’albicocca della Wachau, ne fanno un vino adatto a tutte le circostanze.

Francesco Pensovecchio